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Nelle regioni rosse il voto disgiunto è una mossa intelligente. Il candidato premier della Sinistra Arcobaleno, Fausto Bertinotti, ne spiega il senso nel corso di una web conference sul sito www.sinistrarcobaleno.it invitando gli elettori del Partito democratico poco convinti ad aiutare l'Arcobaleno a superare l'8% al Senato nelle regioni in cui la vittoria di Walter Veltroni è scontata togliendo così seggi al Popolo della Libertà. "Il voto pieno di chi si sente a suo agio nella scelta di un partito deve essere univoco - afferma Bertinotti - se voti per la Sinistra aderisci a un programma, a un progetto politico che è quello di non lasciare cancellare la sinistra in Italia" perché "c'è il rischio reale che vengano cancellate famiglie fondamentali della vita politica, in particolare la sinistra". "Quando puoi prendere in considerazione il voto disgiunto? Quando tu voti poco convinto - spiega Bertinotti - come ad esempio quelli che votano in una regione come l'Emilia-Romagna per il Pd per ragioni congiunturali, perché pensano così di contribuire a combattere le destre". In regioni come l'Emilia "se la Sinistra Arcobaleno sta sopra l'8%, toglie al Pdl". Quindi - dovrebbe essere il ragionamento dell'elettore del Pd - "la aiuto a prendere l'8% perché ne viene un vantaggio anche per me che non sono della Sinistra Arcobaleno. In questo caso il voto disgiunto è intelligente". Condividi