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TODI - Il Festival di Todi, giunto alla 25/a edizione, cambia rotta e data: diventa “popolare” con forti impronte localistiche, e passa per il suo svolgimento da luglio a settembre, dal 7 al 14. Inoltre ha in Maurizio Costanzo il nuovo direttore artistico che, dopo aver guidato per diversi anni il Festival Città Spettacolo di Benevento, succede a Simona Marchini. Tutte novità che sono state annunciate in un'affollata conferenza stampa nella sala del consiglio comunale. Quindi Costanzo ha illustrato il suo programma che si aprirà l'8 giugno con un preludio di carattere festoso in cui, nelle vie più suggestive, si alterneranno bande musicali, giocolieri, danzatori, mimi, comici, mangiafuoco, coristi di gospel. Il tutto ripreso dalle telecamere del giornalista Lamberto Sposini il quale seguirà l'evento in diretta. Si tratta del biglietto da visita del Festival, che si articolerà nel mese di settembre con rappresentazioni teatrali e concerti musicali intonati alla memoria storica del territorio. In apertura verrà ricostruito il processo alla strega Matteuccia che nel 1428 venne condannata per stregoneria. Copione dello stesso Costanzo scritto insieme ad Enrico Vaime, attrice Loredana Cannata. Sarà questo il primo segno di una memoria locale a cui seguirà, fra l'altro, a cura di Lamberto Broccoli, il ricordo di Alberto Talegalli, l'attore comico spoletino di cinema e televisione scomparso nel 1961. L'attore Glauco Mauri sarà uno dei nomi di grande richiamo al Teatro Comunale con la messinscena de “Il Vangelo secondo Pilato”, lo stesso si dica per Pupi Avati che sulla scalinata del Tempio di San Fortunato, dirigerà un allestimento drammaturgico de “I fioretti di San Francesco”. Il cartellone per il momento definito soltanto nelle sue linee generali prevede concerti cameristici, conferenze, incontri, rievocazioni storiche legate alla cultura tuderina. “Una scelta questa - ha spiegato Costanzo - che vuol dare al Festival una sua funzione genuina, fuori dagli esotismi nazionali ed internazionali della maggioranza delle manifestazioni festivaliere. Siamo alla ricerca di ciò che è alle nostre spalle ma anche ci chiediamo quali aperture per il futuro ci possono riservare il teatro, la musica e la danza”. Il neo direttore artistico si è riservato di annunciare quanto prima il cartellone completo delle iniziative. Per ora si è limitato a dire: “Le idee sono molte, c'è solo l'imbarazzo della scelta in un'area carica di storie e di impulsi in uno scenario architettonico e paesaggistico fra i più incantevoli del mondo”. Condividi