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PERUGIA - ''Una condizione di degrado generalizzato, che necessita di interventi mirati'' e' emersa da una indagine ambientale sul Clitunno e i suoi affluenti svolta dall'Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente) in seguito all'incidente che si verifico' il 25 novembre 2006 nell'oleificio Umbria Oli. Lo studio e' stato presentato stamani in Regione con una conferenza stampa. ''Il quadro ambientale complessivo del fiume Clitunno e dei suoi affluenti - spiega l'Arpa - mostra una situazione piuttosto eterogenea e complessa. Considerando il valore naturalistico ed ambientale che storicamente il Clitunno ha sempre rivestito, emerge una condizione di degrado generalizzato''. "Lo sviluppo urbano e agricolo che ha interessato il settore centrale della Valle Umbra - prosegue l'Arpa - ha inciso pesantemente sulla qualita' del corso d'acqua, divenuto il ricettacolo delle attività presenti nella zona (scarichi civili, agricoli ed industriali)". ''Sono, inoltre, emerse - evidenzia ancora l'indagine - realta' locali che mostrano una generale noncuranza nei confronti del fiume e dell'ecosistema che lo caratterizza: sono stati rilevati fenomeni di abusivismo su alcuni tratti di sponda, per la realizzazione di recinzioni, strutture per l'allevamento del bestiame e apparati artigianali di attingimento''. ''Inoltre, e' stata rilevata la presenza diffusa di rifiuti solidi, frutto - spiega l'Arpa - di un retaggio culturale che identifica il fiume come sistema gratuito di smaltimento ed evacuazione degli stessi''. Anche dal punto di vista agricolo, la presenza di campi lavorati che si spingono immediatamente a ridosso delle rive, altera profondamente la struttura e composizione delle ''fitocenosi'' legate all'ambiente acquatico. Le analisi sui depositi, da un punto di vista chimico, mostrano in generale una situazione non critica. I test di tossicita' acuta hanno pero' evidenziato situazione locali che mostrano, fra l'altro, elevate concentrazioni di arsenico in prossimita' dello Sportone di Maderno, elevate concentrazioni di rame in localita' Chiesa Tonda, idrocarburi pesanti presenti in molte aeree. In tutto il reticolo sono stati rilevati 124 scarichi abusivi di varia natura e 62 punti di attingimenti di diversa entita'. Secondo l'Agenzia per l'ambiente, ''occorre sottolineare la necessita' immediata di rimuovere o ridimensionare pesantemente i fattori di degrado, che porteranno, in assenza di interventi mirati, ad un costante peggioramento dello stato ambientale''. Condividi