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TERNI - E' stata una “inchiesta difficile” quella condotta dal sostituto procuratore di Terni, Barbara Mazzullo, che ha portato alla richiesta di rinvio a giudizio per don Pierino Gelmini. Lo ha spiegato lo stesso magistrato incontrando stamattina brevemente i giornalisti. Il pubblico ministero non è voluta entrare nel merito dell'indagine avviata nel dicembre 2005. “Credo fermamente nel processo accusatorio - ha sottolineato la Mazzullo - nel quale la prova si forma in dibattimento”. Il magistrato ha infine evidenziato che “il processo mira ad accertare responsabilità penali individuali” lasciando così capire che l'inchiesta appena conclusa ha riguardato solo i presunti abusi contestati a don Gelmini e non è stata un'indagine sulla Comunità. Condividi