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di Stefano Vinti* Gli appelli al voto utile di Maria Pia Bruscolotti sono utili a garantire seggi in Umbria a Berlusconi e la maggioranza nel Paese alle destre. In barba al richiamo del Capo dello Stato, il quale ha autorevolmente sottolineato che non esistono in democrazia voti inutili, la Segretaria Regionale del PD perde una straordinaria occasione per tacere, insistendo su una tesi assolutamente infondata per la legge elettorale con cui andremo ad eleggere i rappresentati di Camera e Senato. Prendiamo il caso umbro, ma che è analogo a molte regioni italiane: la legge infatti assegna all’Umbria 7 seggi al senato. Quattro andranno al partito di maggioranza (presumibilmente il PD), gli altri tre verranno divisi tra le forze che raggiungeranno almeno l’8%, ma non è detto che questa percentuale basti. È facile capire che se La Sinistra-L’Arcobaleno non dovesse ottenere un successo tutti e tre i seggi andranno a Berlusconi. Alla faccia dell’alternatività del PD al PDL. Proprio un bel regalo. La Sinistra-L’Arcobaleno ritiene invece che i cittadini debbano essere messi in condizione di poter scegliere tra le diverse opzioni programmatiche sulla base dei loro valori e dei loro interessi senza artifizi che distorcono i meccanismi democratici di espressione del consenso. Forse le esternazioni di Maria Pia Bruscolotti tradiscono la debolezza del programma del PD ma per chi lavora alla costruzione di un Paese diverso ed alternativo alle destre, appaiono quanto meno pericolose: infatti più il voto sarà bipartitico e maggiore sarà lo scarto che Berlusconi avrà al Senato, non a caso la simulazione in cui la Sinistra-L’Arcobaleno raggiunge il 9,3% (21senatori) è anche quella in cui Berlusconi prende meno seggi (154). Una prospettiva che dovrebbe consigliarle maggior prudenza: tacere a volte può essere più utile di qualsiasi appello. *Candidato al Senato per la Sinistra Arcobaleno Condividi