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'Io, come si sa, non sono mai contrario ad un intervento pubblico anche perche' sette o otto anni fa quando Air France era sul punto di fallire lo Stato investi' soldi, la compagnia compro' veicoli e allargo' le rotte. Da noi, mentre Prodi andava in Cina si chiudeva la linea per Pechino''. Lo afferma il leader della Sinistra Arcobaleno, Fausto Bertinotti, ospite della puntata di Porta a Porta. ''L'ho gia' detto - prosegue - la proposta di Air France e' inaccettabile e a considerarla cosi' sono anche i sindacati. Le riserve riguardano in particolare due cose: la prima - aggiunge - e' il taglio dell'occupazione e la seconda riguarda l'amputazione del traffico e delle linee. In Italia - osserva Bertinotti - c'e' un turismo a 360 gradi con una economia territoriale in crescita quindi avere un servizio logistico e' fondamentale''. Il presidente della Camera chiama in causa anche le banche italiane che ''coprirono la Fiat fino a quando non si e' trovato un manager che l'ha risanata'' Condividi