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Forse è proprio vero che le difficoltà, quelle vere intese come quei problemi che assillano i cittadini, tendono ad unire. La futura Sinistra Unita gualdese - Rc, Pdci e Sd - non si interessa più di tanto a quale sarà il simbolo futuro o cose da orticello botanico, ma si è stretta intorno ai problemi di un territorio che rischia di saltare. Economicamente e socialmente parlando. Il gualdese, il nocerino e una parte importante del folignate si trovano sulla testa la spada di damocle la restituzione della busta pesante post-sismica. Un gioco da 20milioni di euro. "Ci troviamo a fronteggiare - spiega Gianluca Graciolini, assessore ai servizi sociali e soprattutto leader della sinistra unita gualdese - una situazione di grande difficoltà soprattutto per quelle famiglie che hanno un salario da operaio. Famiglie messe in difficoltà dalla cassa integrazione della Merloni, della crisi della ceramica e anche da un aumento generale del caro-vita. Con mille euro anche nel nostro territorio diventa un problema arrivare alla terza settimana. Per questo è da considerare miope, ingiusta socialmente e penalizzante la richiesta di una busta pesante a partire da aprile. Provocherà solo nuove povertà". Ma a preoccupare il territorio non è soltanto la crisi economica oggetto venerdì scorso di una nutrita assemblea organizzata dalla Sinistra, ma è anche la scarsa attenzione rivolta al territorio in fatto di infrastrutture. "Lo abbiamo detto già da tempo e lo ripetiamo anche oggi - continua Graciolini - questo territorio per superare la recessione economica e non far fuggire i giovani, ha bisogno di infrastrutture viarie in grado di collegare merci, uomini e idee con i centri più importanti dell'Umbria e dell'Italia. Ma si continua a rassicurare senza però dare effettivamente corso ai progetti: la Perugia-Ancona è ancora terribilmente ferma e in ritardo già di 3 anni. Ora persino le stazioni ferroviarie del territorio sono state ulteriormente depotenziate. Nemmeno gli eurostar si vogliono far più passare per questo territorio. Assurdo. Per questo la Sinistra ha deciso di aderire alla manifestazione anti-tagli delle Fs che si svolgerà il 6 dicembre. Noi non ci stiamo ad affossare questo territorio. Abbiamo bisogno di promesse mantenute, progetti veri e un piano di rilancio. In caso contrario che senso a rimanere in Umbria che non si interessa di un bacino di persone che tocca quota 60mila? Condividi