Il ricordo dei Fratelli Ceci

MARSCIANO – È il 28 marzo 1944, termina qui la vicenda umana di Ulisse, Armando e Giuseppe e proprio da qui comincia la loro storia. “Il Tribunale Militare di Guerra Straordinario convocato in Marsciano, con sentenza del 28 corrente, ha condannato alla pena di morte, mediante fucilazione al petto, i mancanti alla chiamata alle armi: CECI ULISSE di Giustino, classe 1925; CECI ARMANDO fu Sestilio, classe 1923 e CECI GIUSEPPE fu Sestilio, classe 1925, tutti residenti a Marsciano. La sentenza ha avuto immediata esecuzione nello stesso Comune di Marsciano”. Questa è la sentenza, arrivata dopo un processo farsa, tenutosi davanti al Tribunale Militare Regionale (che si era trasferito al Palazzo Comunale di Marsciano) che li riconobbe colpevoli di renitenza alla leva, quindi di non aver obbedito alla chiamata fascista. Tre giovani marscianesi, giovani coloni residenti a Montelagello, che hanno pagato con la vita la “colpa” di non aver voluto prendere le armi contro i loro fratelli partigiani. Marsciano, a distanza di 64 anni, continua ad onorare la loro memoria con una commemorazione, in programma venerdì 28 marzo, che avrà inizio alle ore 9.00 presso la Sala Capitini del Comune, con un incontro al quale parteciperanno il Sindaco di Marsciano Gianfranco Chiacchieroni, Luciano Capuccelli del Centro Studi “Aldo Capitini” e Renato Covino, Docente di Storia Contemporanea presso l’Università degli Studi di Perugia. “Un simbolo civile: la fucilazione dei Fratelli Ceci, l’azione di Adolfo Bolli Presidente del C.L.N. (Comitato di Liberazione Nazionale)”. Questo il titolo dell’incontro, cui farà seguito, a partire dalle 10.45, la cerimonia di commemorazione. Ci sarà l’apposizione di tre corone: una davanti al monumento in ricordo dei Fratelli, di fronte al comune, una presso la lapide del cimitero di Marsciano (luogo della fucilazione) e una di fronte al Monumento ai Caduti in Piazza Carlo Marx. A seguire, alle 12.00, ci sarà la visita e commemorazione presso il cimitero della frazione di Mercatello, loro luogo di sepoltura.