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TERNI – “Abbiamo bisogno, e con urgenza, di una nuova cultura del lavoro”: è uno dei passaggi dell'omelia del vescovo di Terni, mons. Vincenzo Paglia, che ha celebrato oggi la messa pasquale all'interno dello stabilimento della Thyssenkrupp Acciai speciali Terni. Presenti l'amministratore delegato della Tk-Ast, Harald Espenhahn, e vari dirigenti, le maestranze e numerosi loro familiari. Il vescovo ha concelebrato con il cappellano di fabbrica, don Marcello Giorgi, e l'ex cappellano don Fernando Benigni. Mons. Paglia ha ricordato le vittime della tragedia nello stabilimento di Torino ed “anche le altre innumerevoli vittime che sono continuate a morire sui luoghi di lavoro”. “Sembra - ha commentato - non bastare più lo sdegno. Comunque dobbiamo costringere tutti ad una attenzione ancor più energica su questa immane tragedia. Quando i morti sul lavoro sono più di mille in un anno in Italia non si può dire che sia solo il caso a creare questa catena infernale”. “E se vanno individuate le responsabilità - ha commentato ancora mons. Paglia - non bisogna cedere alla tentazione di cercare un capro espiatorio per abbassare la guardia”. “Abbiamo bisogno, e con urgenza - ha affermato il vescovo - di una nuova cultura del lavoro che riguardi tutti e che veda il lavoro non solo sul versante della redditività ma anche su quello della dignità, come impegno per trasformare questo nostro mondo e renderlo più umano e più bello”. “Proprio per questo - ha aggiunto mons. Paglia - c'è bisogno che in cima alle nostre preoccupazioni ci sia il rispetto per ogni persona, la dignità di ogni lavoratore. Di qui consegue l'urgenza di una cultura della sicurezza, di una cultura delle regole che riguardi tutti, dal dirigente all'ultimo operaio”. Sicurezza sul luogo di lavoro e solidarietà sono stati dunque i motivi conduttori dell'omelia. Mons. Paglia ha infatti anche lanciato un forte messaggio di solidarietà. “Quando ognuno pensa solo a se stesso - ha detto il vescovo - l'altro diventa un estraneo e persino un nemico. E' qui la radice di tanta violenza, la ragione di tante tragedie anche familiari”. Per mons. Paglia, quindi, “c'è bisogno che ciascuno di noi si senta responsabile anche degli altri, della salute degli altri, del benessere degli altri, della vita degli altri”. Condividi