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GUBBIO - In merito a quanto sta accadendo questi giorni in Tibet, la presidente del Consiglio Antonella Stocchi è intervenuta diramando la seguente nota: «In questi ultimi giorni tutto il mondo assiste al massacro dei dimostranti tibetani da parte dell’esercito cinese. Le ultime notizie riportate dalla stampa, da fonti tibetane, parlano di un centinaio di morti. Da decenni il popolo tibetano vive uno stato di privazione dei fondamentali diritti umani malgrado accordi internazionali e risoluzioni dell’ONU tese a difenderne l’autonomia, puntualmente disattese. Negli anni il Tibet è stato “occupato” dai contadini cinesi, il popolo privato della libertà di parola, le donne sterilizzate e costrette all’aborto, il governo esiliato e reso impotente. . . Dalla condizione di esilio il Dalai Lama, capo spirituale e presidente del governo tibetano, si è visto attribuire il Nobel per la pace dalla comunità internazionale, quella stessa comunità che ora sembra non mobilitarsi abbastanza per porre fine a questa risposta esagerata e ingiustificabile da parte della Cina che lo stesso Dalai Lama ha definito “genocidio culturale”. La città di Gubbio ha un legame artistico e culturale particolare con il Tibet potendo vantare la proprietà di un importante collezione Tibetana, eccellente testimonianza storico-artistica ed antropologica. Tale vicinanza è stata riconfermata dal consiglio comunale di Gubbio il 19 giugno 2007, con l’ approvazione unanime dell’ ordine del giorno nr.128/2007 con il quale si invitavano i governi degli stati membri dell’Unione Europea a fare propria la risoluzione del Parlamento Europeo del 6 luglio 2000, invitandoli ad “. . .ESAMINARE SERIAMENTE LA POSSIBILITÀ' DI RICONOSCERE IL GOVERNO TIBETANO IN ESILIO COME LEGITTIMO RAPPRESENTANTE DEL POPOLO TIBETANO QUALORA ENTRO UN TERMINE DI TRE ANNI, LE AUTORITÀ DI PECHINO E IL GOVERNO TIBETANO IN ESILIO NON ABBIANO RAGGIUNTO UN ACCORDO RELATIVO A UN NUOVO STATUS PER IL TIBET,MEDIANTE NEGOZIATI ORGANIZZATI SOTTO L'EGIDA DEL SEGRETARIO DELLE NAZIONI UNITE” . Inoltre “chiede al governo e al parlamento della repubblica di dare immediata attuazione alla risoluzione del parlamento europeo,concorrendo in questo modo a un accordo che garantisca la piena autonomia dei tibetani in tutti i campi della vita politica, economica, sociale e culturale, con le sole eccezioni della politica della difesa e della politica estera…” Lo stesso ordine del giorno, tra le altre richieste, impegnava il presidente del consiglio comunale a trasmettere il presente ordine del giorno al presidente del consiglio dei ministri, ai presidenti delle camere ,al presidente e primo ministro della repubblica popolare della Cina ,al Dalai Lama , al governo e al parlamento tibetano in esilio, al presidente del parlamento europeo e al segretario generale delle nazioni unite. La presidente del Consiglio Comunale ha provveduto ad inoltrare tale deliberato, come richiesto, alle istituzioni sopracitate, ricevendo il plauso e il ringraziamento da parte della rappresentanza tibetana». Condividi