ioni.jpg
PERUGIA – Abbassare le tasse è la priorità delle priorità per Confcommercio dell'Umbria che, in una sorta di proprio “manifesto” in vista delle prossime elezioni politiche, si rivolge a partiti, schieramenti e candidati per reclamare, nella prossima legislatura, “maggiore attenzione rispetto al passato” per quelle imprese del terziario che, a livello regionale, producono oltre la metà del valore aggiunto. Stamani in una conferenza stampa a Perugia, è stato il neo presidente della Confcommercio regionale, Luciano Ioni, ad illustrare un documento della sua associazione che propone alle forze politiche in lizza “cinque priorità per lo sviluppo”, e cioè, oltre a quella di una minore pressione fiscale, la sicurezza, l'innovazione, il turismo ed i centri storici. “Non siamo schierati con alcun partito, abbiamo buoni rapporti con tutti e proprio per questo chiediamo che le nostre istanze vengano ascoltate”, ha premesso Ioni, auspicando “maggiore attenzione in futuro per le imprese di commercio, turismo e servizi, quell'attenzione che in passato, soprattutto per quanto riguarda l'assegnazione di risorse comunitarie, ha privilegiato soprattutto l'industria”. Per Confcommercio Umbria, “la pressione fiscale si può e si deve ridurre per dare respiro a famiglie ed imprese”, anche tenendo conto che “l'Umbria si colloca nella parte alta della classifica nazionale del prelievo fiscale”. In particolare, l'associazione presieduta da Ioni chiede che, nell'arco della prossima legislatura, l'aliquota media Irpef venga ridotta di cinque punti. Sul versante della sicurezza, Confcommercio riferisce che il 51 per cento delle imprese umbre del terziario ritiene che la criminalità arrechi loro un danno diretto, ed il 35 per cento denuncia un'impennata della criminalità nel corso dell'ultimo anno. “Determinazione e severità” vengono quindi auspicate per contrastare fenomeni come l'abusivismo e la contraffazione. Nel capitolo innovazione, la richiesta di Confcommercio Umbria a partiti e candidati è di “predisporre un quadro organico di misure” sotto i profili della tecnologia, dell'organizzazione e del marketing delle imprese del terziario, creando anche specifiche reti d'impresa. Una “costante qualificazione dell'offerta” viene sollecitata sul fronte del turismo, settore nel quale - nota Confcommercio - a livello umbro si deve ancora attuare il testo unico regionale. Infine, per “creare dei centri commerciali naturali allo scopo di valorizzare i centri storici”, Confcommercio chiede che la Regione stanzi “risorse consistenti”. Condividi