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PERUGIA - Continuerà per tutto il 2008 la collaborazione tra Arpa Umbria e Università per la rilevazione del'inquinamento atmosferico, e la rete di monitoraggio già avviata a Perugia e Terni sarà estesa a Gubbio, Narni e Foligno. Il problema dell'inquinamento atmosferico è diventato ormai da alcuni anni uno dei problemi ambientali più studiati dai ricercatori e più sentiti dalla popolazione: intorno a queste problematiche che si è articolata una giornata di studio organizzata da Arpa Umbria e dal Dipartimento di ingegneria civile e ambientale dell'università di Perugia. L'assessore all'ambiente della Regione Umbria, Lamberto Bottini, aprendo i lavori - riferisce una nota dell'Arpa - ha sottolineato “l'importanza per le istituzioni, che hanno il dovere di prendere le decisioni, di poter usufruire, al momento della scelta, di dati certi e di fonti autorevoli”. Opinione condivisa anche dal direttore tecnico di Arpa Umbria, Giancarlo Marchetti, che ha sottolineato come, “essendo la qualità dell'aria essenzialmente la risultante di effetti determinati dalla sommatoria delle politiche energetiche, industriali e dei trasporti, la conoscenza delle fonti di inquinamento e l'estensione del fenomeno, che rappresentano il cuore della collaborazione tra Arpa ed Università, è indispensabile per pianificare un percorso efficace di risanamento della qualità dell'aria”. I primi risultati sulla caratterizzazione delle polveri condotta da Arpa e Università tra maggio 2006 e aprile 2007, attraverso l'installazione di due postazioni di monitoraggio a Perugia e Terni sono stati illustrati da Beatrice Moroni, dell'Università di Perugia, che ha evidenziato “una differenza nelle composizioni delle polveri tra Terni, dove si riscontra una maggiore incidenza dovuta ad emissioni industriali e da traffico, rispetto a Perugia, dove il peso maggiore è determinato da componenti naturali e antropiche (riscaldamento, traffico)”. Nel corso dei lavori, Monica Angelucci, dell'Arpa, ha evidenziato il ruolo dell'Agenzia nella gestione della qualità dell'aria in Umbria, mettendo in risalto, tra l'altro, il lavoro compiuto nella compilazione dell'inventario delle emissioni e nella gestione quotidiana della rete regionale di monitoraggio. Condividi