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PERUGIA – Secondo indiscrezioni fatte circolare da ambienti del PD umbro, il Consiglio dei Ministri starebbe per varare un importante provvedimento sulla “busta pesante” a favore dei lavoratori e delle imprese delle aree umbre e marchigiane colpite dal sisma del '97. Come si ricorderà, con la legge finanziaria 2008 sono stati stanziati 50 milioni di euro con i quali è possibile abbattere del 60 per cento la quota di restituzione a carico dei privati dei tributi e contributi sospesi a seguito del terremoto. Se si ottenesse questo risultato positivo sulla “busta pesante”, come appare probabile, si può dire con soddisfazione che Governo e Parlamento, pur in un quadro finanziario difficile, hanno dato una risposta giusta e doverosa alle aspettative dei territori interessati, accogliendo le tesi di chi, come anche la Sinistra Arcobaleno, da tempo chiede che per una ragione di uguaglianza, i cittadini umbri e marchigiani ricevessero lo stesso trattamento agevolativo di quelli siciliani e piemontesi, che hanno potuto restituire il 10% del dovuto, anche se in un'unica soluzione e senza rateizzazioni. Ciò sarebbe stato possibile nel periodo in cui erano in vigore le norme che regolavano il più ampio provvedimento di condono “tombale”, varato dal precedente governo. Ma non ci è stato permesso di cogliere quella occasione e da tempo quelle norme non sono più operative. E’ stato chiesto, pertanto, all'attuale Governo – come ha anche sottolineato la presidente della Giunta regionale, Maria Rita Lorenzetti - insieme alle categorie economiche e sociali nell'ambito del Tavolo di confronto istituito a Palazzo Chigi, di operare ogni sforzo affinché la percentuale di restituzione fosse ridotta al massimo e che i tempi di restituzione fossero tali da gravare il meno possibile sui redditi dei cittadini e delle imprese. In una situazione di finanza pubblica del tutto diversa da quella degli anni del condono e tenuto conto dei vincoli stringenti posti dall'Unione Europea nei riguardi del rientro dal debito dello Stato italiano, l'aver messo a disposizione nella legge Finanziaria 50 milioni di euro dal 2008 quale contributo dello Stato per abbattere la percentuale di restituzione e, quindi, dare l'opportunità a cittadini ed imprese di restituire solo il 40% del dovuto in dieci anni, senza interessi, rappresenta un risultato di tutto rispetto. Condividi