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Sono passati 17 mesi dall’ultimo aumento in busta paga dei fornai e ancora le controparti datoriali tergiversano sul rinnovo contrattuale. Per questo motivo si sono svolte nei giorni scorsi le assemblee dei lavoratori del settore della panificazione in Umbria presso la Molini Popolari Riuniti Ellera-Umbertide e nel Gruppo Novelli (ex Interpan) di Terni, per fare il punto sulla trattativa. I lavoratori nelle assemblee hanno manifestato tutta la propria rabbia e costernazione di fronte a questa situazione: neanche mille euro al mese in busta paga per otto ore al “giorno”, che poi giorno si fa per dire, in quanto, come tutti sanno, i fornai lavorano la notte. E' evidente che un trattamento economico di questa entità è una miseria inaccettabile e incivile. Di fronte a questa situazione la rabbia dei lavoratori si è anche manifestata contro le organizzazioni sindacali di categoria, che naturalmente accettano questa contestazione, ma denunciano con forza l’intollerabile silenzio mediatico di fronte a tali storture. Al termine delle assemblee i lavoratori della panificazione umbra hanno comunque dato mandato alle segreterie regionali di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil di proclamare, nel caso in cui il prossimo 5 dicembre a Roma non si raggiungesse l'atteso accordo, iniziative di sciopero e di blocco della lavorazione che siano in grado di richiamare l'attenzione su una situazione ormai intollerabile. In altri termini, i sindacati di categoria dichiarano fin da ora lo stato di agitazione del settore in Umbria. I cittadini umbri devono sapere che esiste il rischio di trascorrere un Natale senza pane. Condividi