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PERUGIA – “I segnali preoccupanti emersi nel 2007 trovano allarmante conferma nelle previsioni per il 2008”: è quanto ha sottolineato il presidente, Carlo Carini, nel corso dell'assemblea generale di Ance (Associazione nazionale costruttori edili) Perugia, che si è svolta oggi pomeriggio, sottolineando in particolare il “fenomeno del gigantismo degli appalti, che danneggia palesemente - ha detto - il nostro tessuto imprenditoriale”. Era presente anche il ministro per lo sviluppo economico, Pierlugi Bersani. “Questo - ha spiegato Carini - è infatti l'anno in cui diverrà più evidente la frenata nella costruzione di nuove abitazioni e proseguirà la flessione degli investimenti nelle opere pubbliche”. Secondo il presidente di Ance Perugia, “siamo di fronte al possibile inizio di una fase recessiva dai risvolti pesanti anche sul piano occupazionale”. Carini ha sottolineato “la piena condivisione delle richieste che l'Ance nazionale al nuovo Governo: realizzazione di nuove grandi e piccole infrastrutture, valorizzazione del territorio con una forte partnership tra pubblico e privato e revisione strutturale del sistema del prelievo fiscale”. “Richieste - ha continuato - cui dovrebbero aggiungersi quelle relative ad una burocrazia più semplice e snella, ad un costo del lavoro più contenuto, ad aumenti salariali legati anche alla produttività e ad una reale diminuzione del cuneo fiscale”. “Per noi la sicurezza e la lotta al lavoro nero rappresentano obiettivi assolutamente prioritari; lo abbiamo dimostrato con i fatti” ha ricordato Carini, ribadendo tuttavia la critica dell'associazione al decreto legislativo del Governo. “Ben vengano - ha aggiunto – un aumento dei controlli ispettivi sui cantieri e per quello che ci compete provvederemo a potenziare le attività di verifica e consulenza. Le istituzioni però dal canto loro dovrebbero cominciare a riflettere sull'opportunità di sostituire il modello repressivo con un modello premiante”. Quanto alla “grave crisi del mercato delle opere pubbliche”, Carini ha sottolineato “un vero allarme rosso” presente in questo territorio. Il monitoraggio dei bandi di gara nel 2007 registra una diminuzione del 60% del numero degli appalti e la riduzione del valore degli stessi di quasi il 70%. All'assemblea e' intervenuto anche il presidente di Confindustria Perugia, Antonio Campanile, il quale ha sottolineato, fra l'altro, che “la ricostruzione post terremoto e la grande opera del minimetrò sono la prova che qui in Umbria le imprese di costruzione sono in grado di perseguire insieme la competitività di costo con la capacità realizzativa, la sicurezza sul lavoro, la innovazione, il rispetto delle regole”. Condividi