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ROMA – “L'emergenza idrica si sta spostando dal Nord verso le regioni centro-meridionali e in Umbria, Marche e Lazio si registra un abbassamento delle falde acquifere tale da compromettere, in assenza di fonti di approvvigionamento alternative, la distribuzione potabile per uso umano”. Lo afferma, in una nota, l'Anbi (Associazione bonifiche e irrigazioni) sulla base delle considerazioni espresse dal responsabile Rischi Naturali al Dipartimento della Protezione Civile Bernardo De Bernardinis, alla terza Conferenza Organizzativa svoltasi a Castelnuovo Garda. A Sud le piogge dei giorni scorsi hanno lenito la situazione di grave deficit idrico, che permane negli invasi, che interessano le regioni Campania, Puglia e Basilicata, dove è già ìstato richiesto l'avvio delle procedure concertative d'emergenza. “Ma in assenza di cospicue precipitazioni, sarà impossibile - annuncia l'Anbi - assicurare la regolarità del servizio irriguo, indispensabile risorsa per le colture di qualità”. Anche il bacino padano non deve indurre un facile ottimismo. “Tutto ciò ripropone - conclude Anbi - la necessità del varo di un Piano Nazionale degli Invasi”. Condividi