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PERUGIA - “Sempre più abusivi in cantiere. Le imprese edili subiscono la concorrenza sleale di tantissimi operatori irregolari che a loro volta danno lavoro a molti dipendenti in nero”. È questo l’allarme lanciato da Stelvio Gauzzi, segretario di Confartigianato Imprese Perugia, analizzando i dati elaborati sulla base delle più recenti rilevazioni l’Istat sul fenomeno del sommerso ed emersi dal rapporto “Costruttori di sviluppo” realizzato dall’Ufficio Studi Confartigianato.ù “Tra il 1991 e il 2005 – ha aggiunto il segretario Gauzzi -, le ditte ‘fantasma’ in edilizia sono aumentate del 23,3 per cento. Soltanto tra il 2004 e il 2005 il loro numero è aumento dell’8,5 per cento. Proprio per combattere l’abusivismo in edilizia, la Confartigianato ha sollecitato la presentazione di una proposta di legge, che stabilisca precisi requisiti per poter svolgere l’attività di imprenditore edile”. “Costruttori qualificati significa cantieri sicuri. Riteniamo indispensabile un provvedimento che – ha sottolineato Stelvio Gauzzi -, attraverso la qualificazione degli imprenditori, garantisca trasparenza del mercato e tuteli i lavoratori e i consumatori. La proposta di legge ha infatti un obiettivo fondamentale: combattere il fenomeno degli operatori improvvisati, degli abusivi e dei doppi lavori, che mettono a rischio la sicurezza dei lavoratori, fanno concorrenza sleale alle imprese regolari, sottraggono gettito alle casse dello Stato e rendono un cattivo servizio ai consumatori”. La Confartigianato, dunque, chiede meno abusivi e più sicurezza. “Una nuova proposta di legge – ha concluso il segretario Stelvio Gauzzi -, servirà a regolare e a qualificare un settore nel quale sono in vertiginoso aumento anche gli imprenditori e i dipendenti stranieri”. Infatti, il rapporto di Confartigianato mette in luce che l’edilizia è il settore dove si è registrata la maggiore crescita di addetti stranieri a livello nazionale: in due anni, tra settembre 2005 a settembre 2007, il loro numero è aumentato di circa 51,6 per cento, a fronte di un aumento del 30,6 per cento degli addetti stranieri nel totale dell’economia. A questo trend in ascesa si contrappone la diminuzione di occupati italiani nell’edilizia, - 1,3 per cento. Addirittura, nelle regioni del Nord di Italia, si registra un fenomeno di sostituzione: dal settore sono usciti 22.000 connazionali e sono entrati 35.000 stranieri. Condividi