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PERUGIA - Il “Patto per Perugia sicura” si iscrive in quello “per la Sicurezza” sottoscritto da ministero dell'Interno e Anci, Associazione nazionale Comuni italiani, il 20 marzo 2007. L'intesa costituisce espressione della sinergia interistituzionale nell'affrontare il problema della sicurezza, assegnando una particolare rilevanza non solo alla tradizionale azione di prevenzione e contrasto della criminalità, svolta dalle forze di polizia, ma anche alle capacità di intervento più spiccatamente sociali proprie della Regione e degli enti locali ed in grado di incidere significativamente sui bacini che si prestano ad alimentare fenomeni di delinquenza. Il “Patto Perugia sicura” prevede che presso la prefettura venga costituito un “'Gruppo di lavoro sicurezza”, nominato dal prefetto, con compiti di analisi e di definizione delle intese necessarie ad individuare le azioni che le forze di polizia dovranno intraprendere con l'ausilio delle polizie locali in materia di progetti di polizia di prossimità e, più in generale, per il miglioramento della sicurezza urbana. Il prefetto, in caso di particolari emergenze non fronteggiabili con le risorse disponibili in sede locale, si impegna, sentito il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, a richiedere al ministero dell'Interno l'invio di personale della “Forza di intervento rapido” costituita a livello centrale. Ai fini della previsione di assegnazione di nuove unità delle forze di polizia territoriali e della preventiva concertazione a livello centrale, il prefetto, previa valutazione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, segnalerà al ministero dell'Interno l'opportunità di incrementi, che attualmente, sono stati localmente indicati, in sede tecnica, in: 10 agenti di polizia, 10 unità di personale appartenente ai carabinieri, 10 unità di personale appartenente alla guardia di finanza. Allo stesso modo, verrà segnalata l'esigenza di eventuali risorse finanziarie da destinare al potenziamento delle strumentazioni in dotazione alle forze di polizia, nell'ambito della strategia generale di aggiornamento che viene annualmente programmata dai competenti uffici del Dipartimento della pubblica sicurezza. Sulla base delle indicazioni del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica si elaborerà un piano di coordinamento dell'attività del Poliziotto e del Carabiniere di quartiere con quella di specifiche pattuglie della polizia municipale e Provinciale, per una migliore condivisione degli obiettivi di controllo ed osservazione del territorio. Nella medesima prospettiva, viene previsto un potenziamento del sistema di video-sorveglianza in città, con possibile estensione alle aree ritenute critiche. Condividi