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di Guido De Prisco, Fausto Cocciari e Luca Baldelli* Si vanno diffondendo in questi ultimi giorni voci relative ad incontri riservati tra esponenti delle istituzioni regionali e locali al fine di trovare una soluzione alla spinosa e contrastatissima questione posta dalla richiesta della ditta FASSA BORTOLO di insediare un proprio stabilimento in una zona di grande pregio ambientale, storico e paesaggistico della nostra provincia, inizialmente nel territorio del comune di Corciano, poi – a seguito del diniego di quest’ultimo – in un’area contigua, posta ai confini del territorio del comune di Magione.A questa richiesta è legata l’istanza della ditta Marinelli di ampliare la propria cava di Monte Petroso, a metà tra i comuni di Perugia e Corciano, al fine di rifornire di materiale lo stabilimento sopra citato. L’insieme di questo progetto industriale, qualora fosse realizzato, produrrebbe uno sconvolgimento definitivo di tutta quell’area e una modificazione del suo profilo ambientale, culturale, economico e sociale non più recuperabile: una perdita definitiva e irrevocabile, un impoverimento drastico del valore di quel territorio, in nome di un’idea di sviluppo distorto e di profitto garantito soltanto ad un’imprenditoria di consumo delle risorse ambientali. Le stesse voci riferiscono di come in questi incontri si cercherebbe il modo di dare soddisfazione alle richieste delle aziende, aggirando le tante voci che in questi ultimi mesi si sono levate contro il progetto, a partire dal comune di Corciano che ha negato la disponibilità del proprio territorio, fino alla grande mobilitazione di cittadini, residenti, imprenditori, associazioni locali che hanno più volte manifestato la propria contrarietà. In questa delicatissima fase il Gruppo di Rifondazione comunista alla provincia di Perugia ha incontrato una rappresentanza del Comitato per la tutela ambientale dell’area nord Perugia, Corciano e Umbertide, al quale ha riconfermato il proprio appoggio e la totale condivisione degli obiettivi per cui si battono le popolazioni locali. Erano presenti il capogruppo Guido De Prisco e i consiglieri Fausto Cocciari e Luca Baldelli. Per il comitato erano presenti Luana Colacecchi e Michele Caligiana. A sostegno dell’azione del comitato e in coerenza con le proprie scelte politiche, il gruppo di Rifondazione comunista ha presentato, sulla medesima questione, un’interrogazione urgente al presidente della Provincia di Perugia, nella quale si chiede anzitutto che vengano rispettati tutti i passaggi partecipativi e democratici previsti dalla normativa affinché, nella fase delle decisioni, vengano privilegiati gli interessi dei cittadini e dei territori piuttosto che obiettivi imprenditoriali che appaiono discutibili e comunque non rispettosi delle vocazioni del territorio. A questa iniziativa seguiranno altri passi politicamente più impegnativi e stringenti qualora il processo decisionale non dovesse apparire completamente democratico e trasparente. *I consiglieri del gruppo provinciale di Rifondazione comunista SE Condividi