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di Nicola Bossi "Il conflitto di classe è il futuro": lo ha detto Fausto Bertinotti ad Orvieto, in occasione del suo tour elettorale. Non è una semplice battuta, ma è il vero spartiacque tra chi, come ha ribadito lo stesso Bertinotti, "vuole essere sinistra nel terzo millennio e chi no". Per Veltroni invece la lotta di classe è antica, non esiste, e sotto sotto sogna il ritorno delle corporazioni fasciste dove operaio e padrone siedono allo stesso tavolo, ma dove quest'ultimo, con la politica servile, continua a determinare tutto. Un esempio su tutti: la politica sulla sicurezza del lavoro. Da anni siedono allo stesso tavolo Confindustria e sindacati. Due giorni fa abbiamo scoperto chi comanda e chi è servile: gli imprenditori in primis, e in seconda fascia i prodiani-veltroniani-centristi. Appena è stato detto che bisogna inasprire le pene per chi sbaglia, per chi non controlla o per chi non è in regola con le leggi sulla sicurezza, ecco che è venuto giù il mondo. Confindustria ha detto no. Ecco questo no ha fatto capire a tutti quanto sia importare in Italia una forza di sinistra che possa essere almeno in doppia cifra (quel traguardo difficilissimo del 10 per cento). E' iniziata una nuova lotta di classe: da una parte chi delocalizza ed ha conquistato l'ex partito di sinistra (i ds), dall'altra chi si batte al fianco dei precari, delle battaglie ecologiste - che vogliono dire maggiore qualità della vita e rispetto per la salute collettiva - e di quei giovani che vogliono esprimere le proprie ambizioni, in qualsiasi campo, ma non hanno appoggi, denari e parenti nobili da mettere sul piatto della bilancia. Il conflitto di classe c'è e ci sarà sempre di più. Quello che deve mancare, rispetto al passato, è l'odio che in passato ha portato alla rovina molte persone. Serve un'alleanza tra i giovani e gli over 50 per far volare in altro la Sinistra unita. Serve l'esempio di Diliberto che si è tirato indietro per far posto in lista ad un operaio della Thissen. Ma serve anche un candidato operaio preparato, capace e desideroso di continuare a studiare una volta eletto. In caso contrario questa rinuncia di Diliberto sarebbe un'occasione sprecata da chi è protagonista nella lotta di classe. Condividi