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PERUGIA – Manifestazioni per celebrare la ricorrenza dell’8 marzo sono state organizzate in tutta l’Umbria, come abbiamo riferito in questi giorni, ma anche nel resto del Paese. A Roma, per esempio, le donne dei sindacati confederali manifesteranno avendo come parole d’ordine lo sviluppo, il lavoro (le discriminazioni, le differenze salariali, gli orari), la qualità della vita la libertà di scelta. Un chiaro riferimento, quest’ultimo, agli smodati attacchi alla 194. E’ significativo della particolarità di questo momento il fatto, che a più di trent’anni, i sindacati confederali abbiano avvertito la necessità di tornare a celebrare insieme questa data, una celebrazione non rituale, polemica addirittura nei confronti di chi vuol rimettere in discussione le conquiste del movimento femmine. A sottolineare questa comune volontà la presenza sul palco tutto al femminile di Piazza Navone, dove approderà il corteo che muoverà, alle 14, da Piazza Bocca della Verità, di tutti e tre i segretari nazionali, Epifani, Bonanni e Angeletti, che ascolteranno le testimonianze di precarie, studentesse, lavoratrici e pensionate. Attese anche una sindacalista indiana e una birmana. Condividi