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PERUGIA - C'e' ''massima allerta'' ma ''nessuna emergenza criminalita''' nel settore turismo in Umbria secondo il presidente dei Federalberghi, Giorgio Mencaroni, che ''condivide le preoccupazioni espresse oggi'' con un'intervista al Sole 24 Ore dal procuratore distrettuale antimafia e procuratore capo della Repubblica Nicola Miriano ''sul fatto che il settore delle infrastrutture e della ricettivita' turistica siano tra quelli piu' a rischio di infiltrazione malavitosa''. ''Ma ad oggi - continua Mencaroni in un comunicato - la nostra associazione non ha segnalazioni ne' riscontri circa una offensiva rilevante in questo senso. Massima attenzione, dunque, ma nessun allarmismo. Lo stesso procuratore ha peraltro sottolineato come la cultura mafiosa sia profondamente estranea all'Umbria ed agli umbri, e questo elemento va tenuto in debito conto come baluardo agli eventuali tentativi di ingresso del crimine organizzato, cosi' come ulteriore deterrente e' la prevalente presenza nel settore turistico di una rete diffusa di imprese a carattere familiare, il che rende piu' difficile di assumerne il controllo''. ''Certamente il settore e' oggetto di notevoli investimenti, dietro i quali si potrebbe celare ad esempio il riciclaggio di denaro sporco. Per questo Confcommercio e Federalberghi - conclude Mencaroni - tengono alta la guardia e sollecitano a fare altrettanto tutti gli imprenditori locali, che sono oggi piu' che mai invitati a segnalare e denunciare qualunque tipo di pressione di cui siano oggetto o vengano a conoscenza''. Condividi