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Riceviamo e pubblichiamo da Amelia la seguente lettera aperta che il Coordinatore della Sinistra Arcobaleno dell’Amerino, Francesco Tatarella, ha indirizzato a Paolo Arice, assessore comunale Verde. “Caro Paolo Arice, Eravamo rimasti un po’ stupiti quando non hai voluto condividere il documento che prima dell’adozione del piano particolareggiato su Piazza XXI settembre abbiamo presentato come Rifondazione Comunista, Comunisti italiani e Lega Ambiente: si chiedeva in quel documento di fermare il voto e di approfondire la partecipazione popolare della questione anche con l’utilizzo del referendum. Successivamente oltre che stupiti, siamo rimasti senza parole, apprendendo che avevi condiviso un manifesto firmato “Giunta Comunale” scritto con una faziosità e prepotenza davvero inconsueta per un organo di governo politico della città, contro uno dei suoi stessi assessori, e cioè il compagno Dionisi. Oggi, oltre che stupito e senza parole, rimango anche indignato, apprendendo che nella discussione sul regolamento dei referendum comunali hai approvato l’emendamento Agabiti, che impedisce il referendum sugli atti amministrativi precedenti al regolamento medesimo, e quindi sul piano della Piazza, emendamento respinto oltre che dalla minoranza, soltanto da Dionisi e da Riveiro. Ora siccome sono più che sicuro che coloro che ti hanno eletto nell’Amministrazione Comunale, presupponevano che da parte tua ci sarebbe stato nei confronti dell’urbanistica e dell’ambiente, uno scrupolo semmai di più e non uno di meno, e per questioni cruciali come la piazza cittadina, una richiesta di democrazia dal basso in più e non una di meno, e siccome quelli come noi di Rifondazione e del PdCI che si sono scontrati a più riprese nella maggioranza per farti nominare assessore, confidavano in una azione unitaria, è evidente che tra questi soggetti e i tuoi comportamenti c’è qualcosa che non va, e che delle tue spiegazioni pubbliche sarebbero quanto mai necessarie. Prendo atto inoltre della tua dichiarazione di non partecipare alle riunioni del coordinamento amerino della Sinistra Arcobaleno, nonché di non costituire – come altrove - il gruppo unico comunale; e anche qui non posso non ripetere la stessa necessità di spiegazioni: andiamo incontro a quella che in molti definiscono le elezioni più traumatiche dal dopoguerra ad oggi, tutti - dico tutti – i partiti contendenti, ad eccezione appunto della Sinistra Arcobaleno hanno in comune perlomeno un obiettivo: quello di devastare l’Italia riempiendola di inceneritori, rigassificatori, TAV e altre opere faraoniche, centrali nucleari. Tu da che parte stai? Ci dai una mano oppure no? Può certo succedere che uno cambi idea, è legittimo, e lo è magari a metà di un mandato elettivo, ma se succede ci sono solo due alternative: quella più diffusa di cambiare casacca, e quella più dignitosa e rara, e cioè di dimettersi. Se invece intendi continuare a rappresentare i Verdi come hai fatto negli ultimi anni ad Amelia, allora dobbiamo cercare di camminare insieme. Cari saluti” Condividi