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ROMA - Ispirato al tempio romano di Ercole Olivario, costruito grazie alla corporazione dei produttori d'olio d'oliva, il concorso che mette in competizione gli oli extravergini di tutte le regioni d'Italia si appresta a celebrare la sua sedicesima edizione, in programma dal 10 al 15 marzo tra Spoleto, Trevi e Perugia. Gli extravergine candidati alla gara sono 260, provenienti da 16 regioni, così come 16 saranno i giurati che decideranno i vincitori per le tipologie fruttato leggero, fruttato medio e fruttato intenso, tra gli oli a denominazione d'origine protetta e gli extra vergini di tipo convenzionale. E' previsto un premio speciale Amphora Olearia che sarà assegnato da una giuria di esperti, all'olio che presenterà l'etichetta più trasparente e un premio per il miglior olio biologico. Il premio è' gestito dall'Unioncamere e le unioni nazionali dei produttori olivicoli, Unaprol, Unasco e Cno. L'edizione 2008 si celebra a poco tempo dall'entrata in vigore del decreto ministeriale che prevede l'obbligatorietà dell'indicazione dell'origine delle olive in etichetta, per il quale l'Unione Europea ha inviato una lettera di messa in mora al governo italiano. “Il consumatore ha il diritto di essere informato - ha detto il direttore generale di Unaprol, Ranieri Filo della Torre - quindi ben venga l'iniziativa del ministro De Castro sull'obbligatorietà”. Il ministro, presente all'incontro, ha detto che si sta lavorando per rispondere alla lettera dell'Ue “che non è una procedura d'infrazione - ha spiegato De Castro - ma una richiesta di informazioni, non vogliamo un primato come Italia, è' una questione legata alla trasparenza, principio che persegue anche l'Unione Europea”. Condividi