Gianluca Graciolini
GUALDO TADINO - Il forte grido d'allarme del Direttore didattico delle scuole elementari, Prof. Gaetano Ferrara, e della Dirigente della Scuola Media Franco Storelli, Prof.ssa Maria Marinangeli, sui pesanti effetti del decreto Gelmini sugli istituti di istruzione primaria e sulla scuola media nella nostra città, non può cadere nella non curanza e, peggio, nel dimenticatoio.
Per quanto riguarda le scuole elementari abbiamo appreso, senza particolare stupore ma con forte preoccupazione, che "la riduzione dell'organico ha comportato un notevole indebolimento dell'offerta formativa nei plessi Cartiere e del Capoluogo". La scelta del maestro unico "sembra più dettata da esigenze di contenimento dei costi che da un reale bisogno di miglioramento della scuola."
Quando nei prossimi anni la riforma si estenderà dalle prime classi a tutte le altre ci sarà "un'ulteriore diminuzione dell'organico e una notevole contrazione dell'offerta formativa". Ed ancora: con il taglio indiscriminato degli insegnanti di sostegno "non si riuscirà a garantire agli alunni diversamente abili il necessario supporto didattico" mettendo a serio rischio il loro diritto allo studio.
Stessa musica alla scuola media "Storelli" che lamenta la "totale mancanza di fondi all'istituto", già compromessa dallo scorso anno visto che "il ministero non stanziò neanche i fondi necessari al funzionamento ordinario dell'attività didattica".
Per gli alunni diversamente abili vi è stato anche qui il taglio dei docenti di sostegno ed addirittura siamo in una condizione inferiore rispetto all'organico previsto per salvaguardare l'igiene e la sicurezza degli studenti.
Entrambi i dirigenti scolastici sottolineano infine l'insufficienza del personale Ata. A tutto ciò si aggiunge la squallida vicenda degli insegnanti precari che dopo anni di impegno nel mondo della scuola vengono espulsi dal mondo della professione docente con ulteriore degrado dell'offerta formativa. Neanche le supplenze che pur assicuravano un minimo di continuità didattica saranno più garantite.
Stessa identica storia per quanto riguarda gli istituti superiori. Questa è la situazione in cui versano le scuole di Gualdo, come quelle del resto d'Italia, a due mesi dall'apertura dell'anno scolastico e a seguito dei primi devastanti effetti sulla qualità dell'istruzione determinati dal decreto Gelmini e dai tagli di Tremonti che nella nostra città rischiano di non essere adeguatamente rappresentati nella loro gravità vista la disattenzione e la coda di paglia della Giunta targata PDL.
Questo governo taglia pesantemente sulla scuola pubblica e di conseguenza mette a seria prova la possibilità di costruire un migliore futuro per il Paese. Chi non dice una parola su questa situazione si rende complice politicamente di questo dissesto: il sindaco e l'amministrazione che non possono certo sostituirsi alle funzioni specifiche dello Stato nell'istruzione pubblica battano almeno un colpo. Esprimano contrarietà a questo ulteriore colpo assestato alla scuola pubblica italiana. Si facciano portavoci all'Assemblea dei Comuni del malessere e della condizione pesante in cui versano le scuole gualdesi, dimostrino solidarietà alle famiglie e agli studenti che insieme al personale docente e non docente soffrono questa situazione.
Per quel che è nelle loro competenze e nelle loro possibilità, poche e lo sappiamo e non per loro responsabilità, sostengano i processi didattici e formativi delle scuole. Ma non perdano tempo, di fronte a questa situazione, nei cambi di intitolazione dell'asilo nido. O se lo vogliono fare dedichino il tempo prevalente almento a stilare una nota di attenzione a queste problematiche, indiscutibilmente prioritarie. Non lascino cadere nel vuoto gli appelli e le richieste di aiuto che, dure e puntuali, provengono dal mondo della scuola.
A meno che non la pensino come la Gelmini che si sbarazza del problema sostenendo che in Italia ci sono più bidelli che carabinieri. Bene ha fatto la Prof.ssa Marinangeli a ricordare che nel nostro Paese, per fortuna, ci sono più scuole che caserme. Ma anche le caserme delle forze dell'ordine, aggiungiamo noi, non è che se la passino bene con questo governo quanto a risorse destinate alla sicurezza pubblica.
Per quanto ci riguarda saremo a fianco di tutti quegli studenti, insegnanti e famiglie che vorranno intraprendere azioni di mobilitazione perchè anche da Gualdo giunga un forte no al decreto Gelmini e ai tagli di Tremonti e anche da noi vi sia una forte riaffermazione del diritto pubblico all'istruzione per tutte e per tutti. Per il futuro vero dell'intero nostro Paese.
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