logo università.jpg
Presa di posizione fortemente critica del coordinamento regionale della Federazione giovanile comunista umbra nei confronti di alcune rappresentative studentesche universitarie che fanno riferimento tanto al centrodestra che al centrosinistra e che hanno loro rappresentanti in seno al Consiglio degli studenti o nei vari Consigli di Facoltà e Commissioni di Controllo. Nei loro confronti muove l’accusa di occuparsi talvolta di questioni del tutto marginali e di non aver comunque portato in discussione nelle sedi istituzionali idonee le questioni reali che affliggono gli universitari perugini (affitti troppo cari, carenza di posti letto e di servizi, ecc.). Questioni che sono note da tempo, ben prima cioè del triste episodio di criminalità che ha portato il capoluogo regionale alla ribalta nazionale. In un comunicato indirizzato alla stampa, la Fgci se la prende soprattutto con l’Udu (area Pd), che starebbe concentrando tutto il suo impegno nell’organizzazione di una prossima gita in Francia, e con Idee in movimento (area Forza Italia), i cui esponenti hanno invece deciso che dev’essere “Porta a Porta”, e non il Consiglio degli studenti, il luogo più idoneo per parlare dei problemi di Perugia e dell’Università. Mentre chi ha ricevuto dagli studenti medesimi il mandato di rappresentarli, dovrebbe farlo con più concretezza, in specie in un momento come questo. L’organizzazione giovanile comunista chiede perciò che questo dibattito venga riportato nei luoghi deputati, affinché in essi si possa discutere (e decidere, quindi) di come far fronte alla richiesta di alloggi da parte dei fuori sede, di come migliorare i servizi forniti agli studenti, di come rilanciare l’attività culturale nelle varie facoltà dell’ateneo. Condividi