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TORINO - Cessa definitivamente a partire da oggi l'attività dell'acciaieria torinese della Thyssenkrupp, dove nel rogo del 6 dicembre hanno perso la vita sette operai. Scatta la cassa integrazione per 100 lavoratori e tutti saranno ricollocati: 60 entro quest'anno e 40 entro il prossimo. Lo prevede l'accordo raggiunto questa mattina al Ministero per lo Sviluppo Economico, da azienda, sindacati e istituzioni. In carico alla Thyssen ci sono attualmente circa 150 lavoratori (18 impiegati e 129 operai), una parte dei quali ha svolto in questi due mesi attività di sorveglianza degli impianti. La cassa integrazione, che non sarà retroattiva, interessa da oggi cento lavoratori perché gli altri hanno i requisiti per andare in pensione o hanno trovato un altro lavoro. Alcuni saranno impiegati per lo smontaggio dello stabilimento. La ricollocazione avverrà in aziende del territorio torinese, che hanno già espresso interesse “per profili professionali coerenti”, o attraverso le agenzie di outplacement anche attraverso processi di riqualificazione. La Thyssenkrupp, secondo quanto si è appreso, ha ribadito la disponibilità a favorire trasferimenti consensuali a Terni e a Milano e ha dichiarato che, al termine del biennio, se fosse necessario, ci saranno processi di ricollocazione in altre aziende della provincia di Torino del gruppo. L'azienda si è inoltre impegnata a favorire la reindustrializzazione delle aree: nell'ambito della cessione dei terreni, le aziende che s'impegneranno ad assumere lavoratori avranno uno sconto sul prezzo dei terreni. ''Con l'accordo - sottolinea il segretario generale della Fiom torinese, Giorgio Airaudo - diamo certezza al futuro dei lavoratori della Thyssenkrupp. C'è garanzia per tutti, ma forse l'azienda poteva riparare al danno inflitto alla comunità locale anche riaprendo un'attività industriale nell'area torinese”. Condividi