La nestlè sempre più legata al marchio Perugia

E' stato lo stesso Andres a ribadire, prima del taglio del nastro che ha inaugurato ufficialmente la sede di museo e scuola, ache ''Perugina e' stato, e' e sara' uno dei marchi caratterizzanti del successo dello stileitaliano in tutto il mondo'', proponendo ''prodotti realizzati con gusto, passione, arte e molta cultura''. Dall'ad di Nestle'-Italia anche la sottolineatura sullo ''stretto legame con il territorio realizzato da Nestle'-Perugina negli ultimi 20 anni'': concetto, questo, ripreso e rilanciato dalla presidente della Regione, Maria Rita Lorenzetti, che ha definito le relazioni tra l'azienda di San Sisto, i sindacati e le istituzioni locali ''un modello che sarebbe utile replicare anche in altri casi, in quanto un valore aggiunto per tutti''. Dopo il sindaco di Perugia, Renato Locchi, che si e' augurato ''l'inizio, da oggi, altri 100 anni di attivita' della Perugina'', facendo rilevare che ''sinora Nestle' ha rispettato gli impegni assunti'', e' stato il vescovo della citta', monsignor Giuseppe Chiaretti, a definire come ''una grande famiglia'' quella della Perugina. Dallo stesso presule anche una battuta sulle famose figurine ospitate nel museo aziendale: ''Finalmente - hadetto - potro' vedere quella del Feroce Saladino, che ho tanto cercato quand'ero ragazzino!''. Il museo Perugina, che il 27 settembre scorso era stato visitato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e che, con 60 mila visitatori all'anno, e' la seconda struttura museale aziendale piu' visitata in Italia. La nuova sede della scuola del cioccolato, i cui corsi, dal 2000 ad oggi, sono stati frequentati da 5.000 persone, e' stata di recente anche la location del film, in uscitain questi giorni, ''Lezioni di cioccolato'', con Neri Marcore' tra i protagonisti. Fra alcuni mesi sara' aperto nell'area dello stabilimento anche un asilo nido, con 70 posti non solo per i figli dei dipendenti Perugina ma anche per famiglie del territorio. In Perugina il primo asilo nido era stato aperto nel 1927, considerata anche la nutrita presenza di donne tra le maestranze.