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ORVIETO - La Sinistra Arcobaleno ritiene indispensabile porre al centro del dibattito attuale il tema della laicità dello Stato con particolare riferimento ad alcune questioni come la difesa della Legge 194/78 “Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza”. La legge 194 è entrata oggi in modo del tutto inatteso e dirompente nella campagna elettorale che si è appena aperta. La Sinistra Arcobaleno dichiara la propria contrarietà a qualsiasi modifica giudicando questa un’ottima legge, frutto di una conquista di civiltà e battaglie storiche di tante donne e uomini italiani. Per questa ragione il Forum delle Donne Arcobaleno ha organizzato l’iniziativa in programma ad Orvieto, oggi sabato 1 marzo 2008, con il seguente programma: - ore 15,00 Raduno “194 per la 194” in Piazza della Repubblica e inizio del corteo . Ha assicurato la partecipazione anche l’assessore regionale alle politiche sociali Damiano Stufara; - ore 16,00 arivo presso la scalinata del Palazzo del Popolo e foto di gruppo “194 per la 194”; - ore 16,30 Atrio del Palazzo dei Sette iniziativa politica con gli interventi della D.ssa Teresa Manuela Urbani, reponsabile del consultorio di Orvieto, di Elisabetta Piccoletti Sinistra Network Giovani,dell’on. Marisa Nicchi La Sinistra L’Arcobaleno Seguiranno testimonianze e contributi. L’iniziativa, realizzata con la partecipazione attiva di tutta la Sinistra Arcobaleno, rappresenta anche un momento importante di condivisione e partecipazione attiva di moltissime realtà regionali, in rappresentanza di associazioni, gruppi di donne, forze politiche, che proprio in queste ore stanno inviando la loro adesione formale. L’importante manifestazione, anche se promossa da una precisa rappresentanza politica, quale è la Sinistra L’arcobaleno, non è mai stata chiusa, ma certamente “di parte”, di quella parte cioè che ritiene la Legge 194 una conquista di libertà civile, sostenuta allora da tante donne e uomini che votarono positivamente al referendum anche al di fuori dei propri schieramenti politici. L’invio è perciò rivolto a tutti, donne e uomini, che vogliano testimoniare la difesa del diritto all’autodeterminazione della donna, e - anche se distratta dal triste spettacolo mediatico della campagna elettorale- ha ancora voce per farlo, ad essere presente e far sentire, in modo forte e chiaro, che c'è una emergenza democratica che riguarda i diritti di scelta sul corpo e sulla procreazione da parte delle donne. Diritti che, se ristretti o negati, producono inevitabilmente una restrizione degli spazi di libertà in tutto il resto della società. Condividi