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TERNI – E’ stata presentata stamattina a Palazzo Bazzani la 18ª edizione della Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica di San Gemini, organizzata dal Comune in collaborazione con Regione Umbria, Provincia di Terni e Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). All’illustrazione dell’iniziativa, che si svolgerà al Geolab-Museo di Scienze della Terra di San Gemini dal 3 al 9 marzo, hanno partecipato l’assessore comunale alla cultura e il direttore scientifico del Geolab, Federico Varazi. Scopo della manifestazione - è stato detto - è di promuovere la cultura scientifica e la prevenzione dalle calamità ed evidenziare le attività dell’INGV in questi settori. La Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica è un’occasione ormai consolidata per discutere ed approfondire le conoscenze scientifiche giovandosi del contributo di numerosi ricercatori universitari e riflettendo sullo stretto rapporto fra tecnologia applicata, fenomeni naturali e società, con particolare riferimento agli eventi sismici che nella nostra regione si manifestano frequentemente. Tema dell’edizione di quest’anno è il “fuoco della terra”, ossia i vulcani, anche quelli più nascosti e sconosciuti al grande pubblico come quelli di San Venanzo e Polino dove sono presenti alcune tra le rocce vulcaniche più importanti del mondo: le “Kamafugiti”, situate nei dintorni dell’antica Cava dell’oro. Su questa materia verranno organizzati seminari, dibattiti e attività didattiche che coinvolgeranno scuole, esperti del settore, scienziati e ricercatori. Verrà infine organizzata anche una simulazione di evacuazione e attività d’emergenza in caso di calamità. “L’iniziativa – è stato affermato dai rappresentanti di Comune e Geolab – coinvolge oltre 400 studenti e rappresentanti di numerosi enti e organizzazioni che si occupano di sicurezza, tra cui la Protezione civile, i Vigili del Fuoco e il Corpo nazionale del Soccorso alpino”. Oltre a video e documenti, al Geolab verranno realizzati anche due modellini di vulcani con relativa attività simulata che integreranno le lezioni riservate ai ragazzi. “La Settimana della Cultura scientifica – ha poi dichiarato l’assessore alla cultura – è un fiore all’occhiello di San Gemini, inserita com’è tra le pochissime manifestazioni pubbliche dell’INGV a livello nazionale”. “L’edizione di quest’anno – ha aggiunto - conferma l’affermazione sempre crescente del Geolab che con i suoi 6.000 visitatori l’anno è uno dei primi musei regionali e per questo l’Amministrazione comunale ha in progetto di aprire il sito alle visite anche durante la settimana e non più solo nei week end, mettendo così a disposizione dei numerosi turisti che arrivano a San Gemini tra primavera ed estate un’ulteriore offerta all’interno di quella complessiva della città e del suo territorio”. Condividi