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TERNI - Il nuovo acquedotto che da Scheggino raggiungerà Pentima alla periferia di Terni è un'opera fondamentale per il territorio ternano, amerino e per i Comuni di San Gemini, Acquasparta e Montecastrilli: lo ha sostenuto il Servizio idrico integrato (Sii) rispondendo alle polemiche sollevate dal Comitato cittadino della Valnerina, sostenuto da Italia Nostra, che, con la captazione delle acque, vedrebbe un danno “irreparabile alla portata del fiume Nera”. Il Sii, in una nota, definisce il progetto “sistema moderno e integrato capace di assicurare risorse idropotabili d'avanguardia in termini di quantità e qualità nel territorio interessato almeno fino al 2050”. La costruzione dell'acquedotto inizierà nel prossimo mese di settembre con un costo di 18 milioni di euro e una durata dei lavori di circa due anni. La captazione idrica sarà di 400 litri al secondo in località Canelli di Scheggino da dove l'acqua verrà trasportata per 28 chilometri fino a Pentima da dove sarà poi distribuita nel territorio ternano, amerino e nei Comuni di Acquasparta, San Gemini e Montecastrilli. Secondo quanto affermato dal Sii “gli studi idrogeologici e di impatto ambientale hanno evidenziato conseguenze irrilevanti per il fiume Nera che nell'area di Canelli subirà un calo della portata non superiore al 10 per cento, evitando in tal modo qualsiasi rischio sia per il corso d'acqua, sia per le attività della zona”. Condividi