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PERUGIA – Perugia e l’Umbria modelli per la lontana Asia (in particolare Cina e Giappone) in quanto a trasporto pubblico sostenibile e accessibilità ai piccoli centri. Sotto queste vesti le massime Istituzioni regionali hanno presentato l’Umbria e la città di Perugia, confrontandosi questa mattina in Provincia con rappresentanti italiani, cinesi e giapponesi di aziende leader nel trasporto pubblico. Ciò è stato possibile grazie al Forum “I sistemi di mobilità e di trasporto sostenibile – Umbria e Oriente” organizzato da Umbria Incoming Service, il cui scopo, ha spiegato il presidente di Umbria Incoming Pio Francesco Baldinelli, aprendo i lavori, è di “creare un’occasione di confronto culturale tra il sistema perugino della mobilità e quello del lontano Oriente per poter rivedere errori di impostazione, arricchire le nostre esperienze, e fare dell’Umbria la ‘porta verde’ dell’Italia per le popolazioni orientali”. Con il suo territorio disseminato di piccoli e piccolissimi centri storici la nostra regione non ha mai potuto rinunciare ad un servizio pubblico capillare che garantisse al più piccolo o distante dei comuni, come pure alle isole del Trasimeno, la possibilità di raggiungere le città e i principali punti di erogazione dei servizi. Perugia dal canto suo, con la particolare conformazione orografica e il suo antico e prezioso centro storico, si sta da tempo contraddistinguendo in quanto a scelte innovative sul versante della mobilità alternativa e dell’accessibilità al cuore della città: scale mobili, ascensori e adesso il minimetrò sono soluzioni, a totale carico della collettività comunale, che vanno nella direzione di vivere e tutelare il centro senza necessariamente ingessarlo. Al fianco di Perugia anche la città di Spoleto, con il suo nuovo sistema di parcheggi e di soluzioni a favore della mobilità pedonale, risulta essere al momento tra le realtà urbane regionali più interessanti, dove il servizio pubblico fa concorrenza all’uso del mezzo privato in nome di una maggiore difesa del territorio. In questi termini, dunque, i rappresentanti delle Istituzioni umbre, l’assessore regionale Silvano Rometti, il vicepresidente della Provincia di Perugia Palmiro Giovagnola, l’assessore comunale di Perugia Antonello Chianella, hanno riferito sulle politiche umbre di mobilità sostenibile, tanto da parlare di “Perugia, città modello”, dove le parole d’ordine sono ormai divenute “integrazione” e “intermobilità”. L’obiettivo è quello di giungere dunque ad un sistema collaudato di servizi pubblici integrati che facilitino gli spostamenti dei cittadini, nel rispetto delle prerogative ambientali, tanto da farlo preferire all’auto di proprietà. Si è anche parlato delle Aziende a partecipazione pubblica (Apm e Ssit) operanti nel territorio provinciale e che gestiscono i servizi nei due Bacini, per un totale di 35 milioni di movimenti all’anno con l’impiego di 450 mezzi (di cui 9 elettrici e 8 a metano). “Tenendo tuttavia conto – ha commentato Giovagnola – che l’Umbria è la regione italiana maggiormente motorizzata e che il trasporto pubblico per circa l’80% si rivolge ad un’utenza scolastica, occorre lavorare maggiormente per scoraggiare il ‘fai da te’ e per rendere più rigide le regole di accesso ai centri storici”. A tale proposito Chianella ha informato che è in arrivo, per la primavera 2008, una revisione del regolamento della z.t.l. che ridefinirà, riducendoli, gli accessi al centro storico. “Quello umbro – sono state la parole di Akinori Nakasawa, docente presso l’Università per stranieri di Perugia – può rivelarsi a tutti gli effetti come un modello vincente da applicare nelle realtà cinesi o giapponesi dove il problema che si vive è l’alta concentrazione di popolazione in grandi aree urbane, con il rischio di spopolamento per i piccoli centri”. In particolare, dunque, è la nostra esperienza collaudata di trasporto pubblico al servizio di un territorio pluricentrico quella che sta destando maggiore interesse agli occhi degli asiatici. Un’Asia, quella rappresentata in particolar modo dalla Cina, che sta viaggiando ad una velocità sfrenata verso lo sviluppo e l’innovazione, pagando già prezzi molti alti in termini di inquinamento ambientale ed eccessivo consumo energetico. Tanti dunque gli spunti emersi dal Forum di questa mattina a cui sono state invitate a partecipare aziende leader nel settore del trasporto, a partire da Apm (rappresentata dal presidente Giovanni Moriconi), Leitner (a cui si deve anche la realizzazione del minimetro di Perugia), Centrobus (che ha precorso i tempi nella vendita di autobus a metano), Lexea (specializzata nel settore degli autobus), Guangtong Lexea (rappresentata dal presidente Zhihui Luo). Condividi