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PERUGIA – Il 2008 è partito veramente male e sta velocemente cancellando tutti i passi in avanti fatti tra il 2005 e il 2007. Con l'operaio albanese, morto ieri mattina, in una cava di Nocera Umbria le morti bianche sono in meno di 60 giorni già 8. Un dato impressionante. Ancora una volta il più alto d'Italia. Nel 2007 – l'anno del record positivo soltanto 18 vittime alla fine dei 365 giorni canonici – da gennaio alla fine di marzo le vittime conteggiate dall'Inail erano soltanto 3: un operio stranieri schiacciato da una betoniera a Norcia, un autostraportatore morto in un incidente a Todi e un altro operaio caduto da un capannone a Campello sul Clitunno. Nel 2008 il fatto più grave resta quello dell'esplosione in fabbrica di fuochi di artificio a cavallo tra l'Umbria e il Lazio dove persero la vitta quattro persone (coppie di marito e moglie). Le tre vittime registrate in provincia di perugia sono da attribuire tutte ad incidenti avvenuti sulla strada, mentre però erano in orario di servizio o stavano svolgendo delle mansioni. Lo scorso 11 febbraio due le vittime: un operaio di Città di Castello travolto da un Camion, un operaio di Gubbio colto da infarto mentre riforniva un'abitazione di gas. Mentre lo scorso 15 febbraio ha perso la vita a Perugia un meccanico che stava provando un auto di un cliente. Il rischio è che se il trend negativo continua a restare così stabile di ritornare sui tragici fasti del 2004 quando le vittime furono alla fine dell'anno 38. Condividi