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PERUGIA – Sono tre gli atti che fanno parte della manovra di Bilancio 2008 che il Consiglio regionale dovrà valutare: la legge di Bilancio, la legge finanziaria e le disposizioni collegate in materia di entrate e di spese. L'iter degli atti è iniziato ieri con la loro presentazione in Commissione Affari istituzionali e comunitari da parte dell'assessore competente. L'entità del Bilancio preventivo per il 2008 è di 2 miliardi e 100 milioni di euro, ripartito in 14 “funzioni obiettivo”, la principale delle quali è quella relativa alla Promozione e tutela della salute con 1 miliardo e 500 milioni di euro. Seguono Servizi e infrastrutture per la mobilità con 136 milioni di euro; Amministrazione generale con 122; Industria, artigianato e commercio con 73 milioni; Formazione professionale e politiche per il lavoro con 68; Agricoltura e foreste con 38 milioni; Istruzione e cultura con 29; Difesa del suolo e ambiente con 28 milioni; Politiche abitative con 27 milioni di euro; Organi istituzionali con 21 milioni di euro; Protezione sociale con 9 milioni; Turismo con 3,5 milioni; Programmazione strategica con 3; Opere pubbliche con 3 milioni. L'assessore ha evidenziato che soltanto 234 milioni di euro (dei 2 miliardi totali) sono liberi e non vincolati e di questi circa il 40 per cento verrà destinato agli investimenti. Per il ricorso al debito viene fissato il tetto di 56 milioni di euro all'anno per tutto il triennio 2008/2010: questi fondi saranno utilizzati per investimenti e suddivisi tra opere pubbliche (36 milioni), sociale (10 milioni) e infrastrutture economiche (8,7). Le politiche comunitarie porteranno nel prossimo triennio 1,6 miliardi di euro di fondi tra risorse comunitarie, cofinanziamenti dello Stato (200 milioni) e regionali (77 milioni). 300 mila euro saranno utilizzati per la riforma delle Agenzie regionali costituite come società e 1 milione di euro servirà per gli interventi di accompagnamento della riforma delle Comunità montane (come ad esempio gli interventi di incentivazione alla mobilità). Le spese per il personale assorbiranno 65 milioni di euro, la stessa cifra stanziata nei due anni precedenti. Anche la spesa per il funzionamento dell'ente rimarrà la stessa, 14 milioni di euro. Il bilancio del Consiglio regionale rimane invariato rispetto allo scorso anno e l'aumento dei costi del personale viene compensato dalla diminuzione delle indennità. Per mantenere in pareggio il bilancio della sanità regionale, ha spiegato ancora l'assessore, sarà necessario applicare misure di contenimento della spesa, soprattutto di quella farmaceutica. Infine i 7 milioni di euro di maggiori introiti garantiti dalla legge tributaria approvata dal Consiglio regionale nel dicembre 2007: 4 milioni andranno nel fondo per la non autosufficienza (a cui se ne aggiungeranno 7 del fondo nazionale); 800 mila euro serviranno per la mobilità alternativa e il biglietto unico a Perugia; 800 mila andranno al trasporto pubblico locale; 900 mila per il sostegno alle fasce deboli nell'ambito delle tariffe per la nettezza urbana e la raccolta differenziata; 1,5 milioni sosterranno le famiglie nelle politiche per l'infanzia (insieme ai 2,7 milioni già stanziati per i Comuni e ai 21 milioni del fondo sanitario regionale). Infine 7 milioni e mezzo di euro saranno destinati al finanziamento dei provvedimenti legislativi in via di definizione. Questa mattina la manovra di bilancio è stata al centro di una audizione a Palazzo Cesaroni a cui hanno partecipato rappresentanti delle Comunità montane, dei sindacati, di Confcommercio, del Centro di competenza sull'Open source, del Comune di Norcia e del Linux users group. I rilievi principali mossi ai documenti in discussione hanno riguardato: l'iter della riforma delle Comunità montane (sarebbe sbagliato il loro commissariamento previsto nel collegato e andrebbero operati tagli alle spese diversi da quelli ipotizzati); lo stanziamento in favore della diffusione del software libero (50 mila euro non sarebbero sufficienti e ne servirebbero almeno altri 200 mila); i centri storici (i 100 mila euro stanziati non sarebbero adeguati agli scopi della nuova legge); la necessità di monitorare con rigore l'impiego dei fondi comunitari e il loro impatto, i costi dei servizi sanitari e la spesa farmaceutica, l'iter della riforma delle Comunità montane e i percorsi per la riduzione del personale. La Commissione avvierà la discussione del provvedimento nella prossima seduta con l'obiettivo di portare la manovra in Aula entro la metà di aprile. Condividi