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Le imprese dell'Umbria chiudono il 2007 con un risultato migliore del dato medio nazionale che indica, per il nostro Paese, un netto arretramento della produzione industrialerispetto al precedente trimestre e ad un anno fa. Va bene in particolare l' industria meccanica umbra mentre tiene quella cartotecnica ma nel complesso in Umbria predominano stazionarieta' e crescita. Secondo l'Istat - riferisce un comunicato di Confindustria Umbria - nel quarto trimestre del 2007, l'andamento della produzione industriale avrebbe fatto registrare, su scala nazionale, una flessione (-2,2%) rispetto a quanto registrato nel terzo trimestre dello stesso anno. Cio' dovrebbe portare a chiudere con un segno negativo anche l'intero anno: - 0,2%. A livello regionale invece, focalizzando l'attenzione sull'andamento di alcuni dei piu' importanti settori produttivi - e' detto nel comunicato di Confindustria Umbria che ha svolto una indagine congiunturale tra le imprese associate - si nota come, ancora una volta, i risultati positivi premiano l'impegno e gli sforzi dell'industria meccanica. In questo comparto numerose imprese dichiarano di aver accresciuto i livelli di produzione rispetto sia al precedente trimestre (40% delle risposte) sia al corrispondente quarto trimestre del 2006 (58,6%). Va peraltro ricordato che quel trimestre era stato riconosciuto come particolarmente positivo, e dunque aver mantenuto almeno quei livelli e' da considerare un dato favorevole. In parte simile - continua il comunicato - e' il profilo della performance dell'industria della carta, stampa ed editoria. Il quadro infatti e' analogo, anche se con alcune irregolarita' in piu' rispetto alla meccanica. Cospicua e' l'area della forte espansione (tra il 25,0% e il 12,5% a seconda che si guardi sulla distanza di tre oppure di dodici mesi). E ad una vasta area di stazionarieta' si affianca una certa qual consistenza (25,0%) dell'area della contrazione produttiva, anche se limitata alla fascia di arretramento di contenuta entita'. Condividi