gualdo tadino.jpg
GUALDO TADINO - La grande partecipazione e il largo consenso cittadino che è sono stati riservati all’assemblea pubblica organizzata martedì scorso sul futuro del Calai dalla Sinistra di Arcobaleno hanno di fatto aperto il confronto su questa grande questione nella Città. I tanti contributi che le varie istituzioni e i vari soggetti della società civile presenti all’iniziativa hanno permesso di articolare una proposta di tipo squisitamente politico e programmatico equilibrata sul versante dei servizi socio-sanitari, appropriata sotto il versante sociale e presumibilmente sostenibile sotto il profilo economico ed urbanistico. E questa proposta la Sinistra Arcobaleno vogliamo rilancia nel dettaglio e su di essa chiede che i cittadini possano essere informati. Per quanto riguarda il “Calai storico”, il fabbricato sottoposto a vincolo di destinazione d’uso, la proposta è che tutti i servizi di pertinenza della ASL ed attualmente ospitati dalle due palazzine possano essere trasferiti interamente in esso. Si tratta del Centro Salute, con i suoi poliambulatori, del CUP, del Punto prelievi, degli Uffici amministrativi distrettuali, dei Servizi per l’Infanzia e le Dipendenze, del Centro di Riabilitazione per Cardiopatici. Dalle informazioni tecniche messe a disposizione della ASL si tratterebbe di una superficie utile di 2000-2500 mq e sarebbero sufficienti due piani di fabbricato. Nelle superfici rimanenti possono invece trovare spazio il modulo di 12 posti letto della nuova Comunità Alloggio per Soggetti Disabili Adulti Gravi e, nella prospettiva, lo stesso Centro Socio-Riabilitativo “Il Germoglio”. Sempre nella prospettiva, si ritiene che servizi di cui oggi Gualdo è sostanzialmente sguarnita, in particolare quelli relativi alla Salute Mentale ed in parte quelli relativi all’infanzia, possano altrettanto trovarvi una collocazione futura a completamento di quella che a questo punto sarebbe un’offerta alta di servizi socio-sanitari. Tale soluzione, nel suo complesso, solleverebbe lo stesso Comune di Gualdo Tadino dalla gravosità degli alti costi di gestione. Nell’ex-carcere di Palazzo Ceccoli sia confermata l’illuminata idea di valorizzare un patrimonio pubblico che altrimenti andrebbe alla malora con la presenza dell’ostello per la gioventù e assegnando gli altri spazi ai sodalizi giovanili e alle associazioni di cultura, ponendo fine ad una carenza storica della città. Per quanto concerne il padiglione di più moderna costruzione, la proposta è che quegli spazi possano essere dati alla gestione della locale Protezione Civile, della Croce Rossa, dell’AVIS e di tutte le associazioni della cittadinanza attiva di valenza socio-sanitaria. In particolare, l’ANACA, la SPES, l’Associazione Diabetici, il Circuito della Salute “G. Goracci”, l’Associazione “Amici del Germoglio”ecc. nonché le nuove esperienze dei Gruppi di Auto Mutuo Aiuto. Anche qui, nella prospettiva non si può escludere che gli stessi Servizi Sociali del Comune possano trovarvi una più appropriata e confortante collocazione logistica in relazione alle esigenze di accoglienza e di privacy degli utenti ed in rapporto ad una maggiore operatività degli operatori. Quanto alle due palazzine, il Comune può cambiarne la destinazione d’uso, oggi limitata a servizi pubblici, per consentire alla ASL la loro immissione sul mercato a condizioni più vantaggiose. In questo contesto si inserisce la stessa disponibilità dell’ATER, ribadita nel nostro convegno dalla medesima e sostenuta dalla stessa Regione, attraverso l’assessore alle politiche sociali ed abitative, a fare una proposta economica di investimento e di fattibilità per potervi realizzare alloggi a canone sociale e concordato. Sia chiaro che non si propone un nuovo ghetto di case popolari, oltremodo impattanti in un contesto di servizi socio-sanitari, ma alloggi ai quali possano accedere giovani coppie che nelle difficoltà del momento non riuscirebbero mai a realizzare il sogno di una casa. Per quanto riguarda l’EASP, si ritiene che gli alti costi di ristrutturazione, trasferimento e gestione negli ambienti del vecchio Calai impediscano di fatto la sua ricollocazione. La Sinistra L’Arcobaleno di Gualdo Tadino si impegna a sostenere la propria proposta in tutte le sedi istituzionali e si adopererà affinché attorno ad essa possa convergere il più largo consenso sociale e politico. Si adopererà altresì per consentire che su questa grande questione vi possa essere il più amplio coinvolgimento dell’intera Città. Da subito cchiede che possa essere convocata a questo fine una Conferenza di servizio tra tutte le Istituzioni pubbliche coinvolte, Regione, Comune ed ASL, al fine di discernere le problematiche tecniche, verificare le eventuali fattibilità, individuare le soluzioni. Tutto ciò nell’interesse della Città e per evitare il rischio di ulteriore impoverimento e desertificazione di una porzione importante della stessa. Si tratta di una soluzione che evita sicuramente questo rischio e contemporaneamente delinea un grande Centro di Servizi Socio-sanitari, una Casa della Salute. Un centro di servizi che risponderebbe al meglio ai sempre più complessi ed articolati bisogni socio-assistenziali, della popolazione in tutte le sue componenti, rafforzerebbe il tessuto e il reticolato sociale della città e costituirebbe anche un’opportunità straordinaria di crescita economica ed occupazionale e di sviluppo locale. Condividi