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MILANO - Presentato nella sezione “Grandi eventi” della Bit, la Borsa Italiana del turismo, il Festival delle Nazioni di Città di Castello. “È stata una scelta dettata dall’alto livello qualitativo della manifestazione ma anche dalla sua dimensione comprensoriale” dichiara, al ritorno dalla trasferta di Milano, l’assessore al Turismo del comune di Città di Castello Riccardo Celestini il quale sottolinea come “la postazione tifernate allestita nello stand della regione dell’Umbria abbia riscosso un notevole successo di pubblico e di operatori, tanto da esaurire tutto il materiale promozionale a disposizione”. Insieme all’assessore ha partecipato all’affollata conferenza stampa di presentazione anche il direttore artistico del Festival delle Nazioni, Aldo Sisillo, per illustrare contenuti e spirito dell’edizione 2008, dedicata, come è noto, ad Israele. “Invitare, nel sessantesimo anno dalla fondazione, Israele” spiega Sisillo “è una scelta artistica e culturale, perché trasmette il messaggio, oggi fondamentale, del dialogo attraverso la musica, veicolo in questo caso di pace e solidarietà”. “La proiezione del Festival nel territorio umbro e toscano” prosegue l’assessore “conferisce all’Alta Valle del Tevere un’identità forte dal punto di vista culturale, artistico e ambientale, unita dal linguaggio musicale e da un’offerta che spazia da Burri all’enogastronomia, dai borghi suggestivi agli alti confort di resort e agriturismi”. Nel corso dell’incontro con la stampa specializzata è stato fornito un quadro generale del calendario turistico comprensoriale, valorizzando lo stretto connubio tra eventi e spazi di eccellenza che li ospitano, in una panoramica completa dell’Alto Tevere, meta per i circuiti classici e per i segmenti di nicchia. Il comune di Città di Castello era presente nello stand della regione dell’Umbria anche con postazioni di operatori privati del settore della recezione e del termalismo: “L’impegno autonomo degli imprenditori alla Bit è stato compensato da un incremento notevole di visitatori e di specialisti, che ha saputo apprezzare le peculiarietà della nostra terra, mostrandosi interessato ad acquisire maggiori informazioni e riferimenti. Partecipare ad appuntamenti di respiro internazionale - conclude Celestini - costituisce un tramite di promozione a lungo raggio, sostenuta da contatti e relazioni che contribuiscono a vendere il nome dell’Alta Valle del Tevere, giocando una partita comune con la Regione e le zone limitrofe”. Condividi