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NARNI - La Banda dei cuori solitari del sergente Pepper ha compiuto 40 anni nel 2007, e l'anniversario di questo epocale disco dei Beatles non poteva passare inosservato. L'omaggio piu' singolare, anzi, forse, il piu' originale tra i tanti del mondo della musica, lo suonò il trio jazz Doctor 3, con la rilettura integrale di quel capolavoro. Adesso, mesi dopo l'esordio live romano, il progetto viene riproposto al teatro comunale di Narni venerdì prossimo nel cartellone di Visioni in musica. ''Happy Birthday Sgt. Pepper'' non nasce senza un passato alle spalle. Doctor 3 aveva già più volte incluso canzoni dei Beatles nel suo repertorio, anche discografico, assieme ad altre rivisitazioni in chiave jazz di pop songs di successo, da Elton John a Francesco De Gregori. Comunque, “Happy Birthday Sgt. Pepper” è il primo disco rock in assoluto integralmente “tradotto” nel linguaggio del jazz. Qualcosa di simile, molti anni fa, fu fatta dal quartetto Booker T. and the M.G.'s che ripresero Abbey Road, altro capolavoro beatlesiano, risuonandolo tutto in stile soul e ribattezzandolo McLemore Avenue (Abbey Road è la strada degli studi londinesi della Emi, a McLemore Avenue, a Memphis, c'erano gli studi della Stax, famosa etichetta discografica di black music). Doctor 3 è uno dei più importanti gruppi jazz italiani contemporanei, con un decennio di attività ed un breve periodo di stasi che culminò in un provvisorio scioglimento. Danilo Rea, Enzo Pietropaoli e Fabrizio Sferra hanno maturato, anche grazie a precedenti reciproche frequentazioni, una profonda sinergia musicale. Spesso sono stati protagonisti di Umbria Jazz, ed anzi in una edizione invernale orvietana hanno inciso un cd live dal titolo Winter Tales. Parallelamente i tre musicisti hanno svolto singolarmente una intensa attività. Il disco “Lirico”, di Danilo Rea, nel quale il pianista vicentino interpreta arie e romanze delle opere italiane, è uno dei dischi simbolo del momento di straordinaria salute che vive il jazz italiano. Condividi