scheggino.jpg
TERNI - Per potenziare l'approvvigionamento d'acqua nel sistema ternano-amerino il Servizio idrico integrato dovrebbe realizzare un acquedotto che da Scheggino raggiunga Pentima, alla periferia di Terni, e da qui collegarsi con l'impianto esistente. Un progetto al quale però' si oppone un Comitato di cittadini della Valnerina, sostenuto da Italia Nostra. Hanno rilevato che il progetto prevede un prelievo di 400 litri al secondo di acqua a 200 metri di profondità, attingendo da una falda che alimenta il Nera. Tale intervento, secondo il Comitato, creerebbe problemi alla portata del Nera, con il rischio di “'inquinamento delle falde profonde e del mutamento del sistema imbrifero sotterraneo”. Danneggerebbe inoltre il “sistema economico e turistico di un bene ambientale prezioso quale è quello della Valnerina”. Il Comitato propone per il potenziamento dell'approvvigionamento idrico soluzioni alternative e cioè la riduzione delle perdite sull'acquedotto esistente valutabili al 46 per cento dell'intera portata, alla depurazione delle acque di superficie e alla progettazione di un “sistema di recupero dell'acqua da dedicare all'irrigazione, ai bagni e ai servizi”. Pertanto, il Comitato ha chiesto alla Regione “di annullare la decisione della costruzione dell'acquedotto” invitando il Servizio idrico integrato e l'Ato ad adottare i provvedimenti alternativi suggeriti. Intanto il Comitato ha programmato per il primo marzo, alle 15, in località Ponte Vecchio di Ferentillo, una manifestazione per sensibilizzare opinione pubblica e istituzioni sul problema. Condividi