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“L’esito delle indagini del Nucleo operativo ecologico dei Carabinieri, da cui è scaturita la richiesta della Procura della Repubblica di Perugia al Gip di sequestro preventivo dell’area dove si vuole realizzare la seconda laguna di stoccaggio dei liquami degli allevamenti suinicoli nel comune di Bettona, è l’evidente riconoscimento della fondatezza delle ragioni sostenute dal comitato popolare per l’ambiente”. Sicuramente afferma la Presidente regionale dei Verdi Maria Giovanna Fiorelli- l’azione della magistratura è un segnale positivo per l’ambiente e per le prospettive di sviluppo sostenibile di un’area pregiata della nostra regione. Ora la magistratura verificherà la consistenza delle irregolarità urbanistiche che stanno alla base del sequestro dell’impianto. “Ma a noi, come Verdi, interessa soprattutto il fatto che la messa in discussione dell’operazione voluta dall’amministrazione comunale di Bettona può diventare una occasione importante per discutere seriamente su un modello di sviluppo che valorizzi le qualità ambientali, culturali e le produzioni locali di quel territorio.. E’ bene ricordare che contro il progetto di raddoppio delle vasche di trattamento dei liquami zootecnici si era schierata anche l’amministrazione comunale della vicina Torgiano, che vi ha subito visto un grave elemento di svalorizzazione della sua economia . E’ impensabile che si continui a fare scelte senza considerare le conseguenze che ricadrebbero sulle realtà limitrofe”. Sempre secondo i Verdi questo modo di gestire il territorio a compartimenti stagni deve finire. “Il futuro dell’Umbria deve passare, al contrario, su una maggiore sinergia tra gli enti locali in una ottica di territorialità comune che è la sola garanzia di successo. C’è da sperare- conclude Maria Giovanna Fiorelli- che l’amministrazione di Bettona faccia tesoro di questa lezione e torni sui suoi passi”. Condividi