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La Fiom ternana è fortemente irritata nei confronti della Commissione Europea che è pesantemente intervenuta opponendosi alla proroga che è stata concessa alla ThyssenKrupp Ast di godere, fino al 2010, di una tariffa elettrica agevolata, vale a dire di un approvvigionamento energetico competitivo e comparato rispetto ad altri Paesi della comunità, di godere, fino al 2010, di una tariffa elettrica agevolata, vale a dire di un approvvigionamento energetico competitivo e comparato rispetto ad altri Paesi della comunità. In un comunicato della segreteria Fiom si ricorda che questa agevolazione era stata concessa alla Tk-Ast come contropartita per il forti impegno che questa azienda di era assunta sottoscrivendo il Patto di Territorio, quindi nell’interesse della comunità ternana e regionale. Da qui la richiesta rivolta al governo ed alle istituzioni umbre di far sentire forte la loro voce al Parlamento di Bruxelles affinché questo provvedimento venga cancellato, ripristinando in pieno le condizioni che sono indicate nell’accordo del 2005, che sono frutto di una lunga e difficile trattativa. Il Governo Italiano e tutte le coinvolte Istituzioni devono intervenire in maniera ferma e decisa nei confronti del Parlamento e della Commissione europei affinché tale provvedimento venga cancellato, ripristinando le condizioni indicate nell’accordo del 2005, frutto di una lunga e difficile vertenza dei lavoratori, e dell’intera comunità umbra. Grazie ad esso, si fa anche notare, la strategicità delle produzioni ternane della ThysseKrupp è stata consolidata nel periodo post-vertenza magnetico, con accordi sindacali finalizzati alla riorganizzazione dell’assetto industriale e dei processi. Accordi significativi nella organizzazione del lavoro che stanno producendo effetti positivi sul versante occupazionale. In questi ultimi due anni la multinazionale ha anche confermato la strategicità del sito a livello europeo ed internazionale, intervenendovi con un consistente programma di investimenti realizzati e in programma per il prossimo biennio. In tale contesto il nuovo piano industriale del Gruppo (Ast-Titania-Tubificio-Sdf–Aspasiel), concordato e in fase di completamento, non può essere rimesso in discussione. Pericolose apparirebbero decisioni affrettate e unilaterali per gli effetti negativi nell’assetto produttivo ed occupazionale del sito siderurgico. In particolare la Fiom-Cgil considera rilevante l’aspetto energetico per un Gruppo come TK, per le sue caratteristiche produttive e in riferimento al contesto internazionale in cui è chiamato a confrontarsi. E ciò rende ancora oggi necessario l’individuazione di una soluzione che tenga conto dei costi di produzione energetica e della tariffa conseguente. Il comunicato prosegue sostenendo l’utilità di un confronto, nella trasparenza e chiarezza di tutti i soggetti firmatari del Patto di Territorio, che faccia emergere fino in fondo le diverse ipotesi e soluzioni che da più parti sono state indicate, richieste o sollecitate in merito all’approvvigionamento energetico, ed aiuti a definire un utile percorso in grado di garantire una positiva soluzione per i lavoratori, per l’azienda e per il territorio. Per ultimo, si afferma la necessità di promuovere urgentemente un incontro con il governo italiano al fine di definire strategie ed iniziative compatibili con quanto sottoscritto nel Patto di Territorio e contemporaneamente esercitare azioni convincenti nei confronti della Comunità Europea che –si ricorda- è corresponsabile nella condivisione e nella firma degli accordi per la promozione e lo sviluppo industriale ed occupazionale del sito ternano. Come pure si ritiene importante al medesimo fine anche l’incontro che è stato programmato per il prossimo 4 dicembre, tra le organizzazioni sindacali Fim-Fiom-Uilm territoriali e nazionali e la Direzione Aziendale della TKL-Ast, "per verificare la situazione dei piani industriali definiti anche alla luce delle recenti novità, pensando e lavorando secondo le linee che sono state a più riprese affermate e concordate". Condividi