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PERUGIA – Nella provincia di Perugia la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili si fa a scuola. Sono 20 gli edifici scolastici della Provincia interessati dal progetto “Il sole a scuola”, che si avvale del co-finanziamento del Ministero dell'Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare. Finanziamento pari a 200.000 euro (10.000 per ogni immobile individuato) che si vanno ad aggiungere ai 272.500 euro a carico del bilancio provinciale. Dopo la notizia dello scorso dicembre dell’ammissione del progetto ai fondi ministeriali, la Giunta provinciale di Perugia ha provveduto nelle ultime settimane all’approvazione dei singoli progetti preliminari da attuare nelle 20 scuole interessate. Il Bando “Il sole a scuola” si rivolgeva ai Comuni e alla Province proprietari di edifici ospitanti scuole medie inferiori o superiori ed era finalizzato alla realizzazione di impianti fotovoltaici sugli stessi immobili. Esso prevedeva, in contemporanea l’attivazione di un'attività didattica che coinvolgesse studenti e docenti delle scuole interessate. Le scuole scelte dalla Provincia di Perugia, sulla base di parametri oggettivi quali la posizione e l’esposizione al sole, sono: per la zona di Foligno ITC “F. Scarpellini”, ITIS, IPSIA Liceo Ginnasio “Frezzi”, Liceo Scientifico “Marconi”; per la zona di Gubbio ITC “M. Gattapone”, ITIS Sperimentale, IPSIA, Istituto D’Arte; per la zona di Perugia IPC “Pascal”, ITAS “Giordano Bruno”, ITC “Capitini”, ITC “Vittorio Emanuele II”, ITIS “Alessandro Volta”, Istituto D’Arte “Bernardino di Betto” e Liceo Scientifico “G. Alessi”; per la zona di Città di Castello l’IPSART “F. Cavallotti”; per la zona di Assisi l’IPIA-ITI di S. Maria degli Angeli; nella zona di Spoleto l’Ipsia e l’ITIS “Campani”. Il massimo del finanziamento erogabile dal Minsero era di 10.000 euro per ogni progetto presentato. Gli impianti fotovoltaici che si andranno a realizzare sono da 3,3 kWp ciascuno. In ottemperanza a quanto richiesto dal bando ministeriale, la Provincia di Perugia ha già provveduto a sottoscrivere con l’Ufficio scolastico regionale prima e con le dirigenze scolastiche poi degli accordi per lo svolgimento anche di attività didattiche volte alla realizzazione di analisi energetiche e di interventi di razionalizzazione e risparmio energetico negli edifici interessati tramite il coinvolgimento degli studenti Condividi