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PERUGIA – L’educazione dei bambini e delle bambine nel rispetto dei loro ritmi evolutivi, la valorizzazione del ruolo educativo delle famiglie, la promozione della conciliazione tra esigenze familiari, educative, di cura, lavorative e di pari opportunità, sono alcuni dei punti evidenziati dal Piano triennale del sistema integrato dei servizi socio educativi per la prima infanzia 2008-2010. Il documento, approvato dalla Giunta regionale dell’Umbria, è il primo elaborato dopo l’approvazione della legge “30/2005” e rappresenta un importante atto di programmazione regionale condiviso con le parti sociali e le istituzionali presenti alla Conferenza regionale dei servizi per la prima infanzia, nonché col mondo della cooperazione e dei privati. Attraverso il Piano triennale – evidenzia l’assessorato alla formazione della regione Umbria – si vuole individuare e sottolineare alcuni fattori ed elementi strategici per offrire agli enti locali un quadro unitario e organico di riferimento ed orientare la loro attività programmatoria. Questi gli obiettivi del Piano: sviluppare su tutto il territorio regionale i servizi socio-educativi per la prima infanzia attraverso il loro potenziamento ed ampliamento:“Ciò significa – specificano dall’assessorato - anche dare attuazione all’intesa col Governo per l’adozione del Piano regionale straordinario per gli asili nido che porterà all’Umbria tra il 2007 e il 2009, 3 milioni 653 mila euro destinati all’ampliamento dei posti negli asilo nido sia pubblici che privati per soddisfare le esigenze delle famiglie”. Altro punto è quello di consolidare il patrimonio di servizi e di esperienze realizzate sul territorio regionale, “in questo quadro le priorità saranno il monitoraggio dei servizi già esistenti, il mantenimento della diversificazione e della flessibilità della rete dei servizi, il consolidamento dei servizi esistenti mediante la destinazione di risorse ad hoc, la valorizzazione dell’esistente mediante iniziative di comunicazione pubblica destinate alle famiglie”. Fondamentale anche la sperimentazione di nuovi servizi per rispondere ai bisogni delle famiglie e la promozione dell’integrazione dei servizi, il sostegno alle figure di coordinamento pedagogico, garantire la formazione permanente degli operatori. A proposito partirà a breve una prima tranche di formazione regionale destinata agli operatori del settore pubblico e privato con la regia dei Comuni capofila ma nel corso dell’anno verrà realizzata la formazione prevista dalla legge destinata alla riqualificazione degli operatori sprovvisti del titolo. Inoltre, è prevista la qualificazione dei servizi pubblici e privati destinati alla prima infanzia, attraverso un percorso graduale di accompagnamento all’accreditamento la cui procedura di accreditamento sarà, proprio per la natura dell’istituto, ad adesione volontaria e saranno richiesti requisiti di qualità ulteriori. La Regione è impegnata in azioni di sviluppo e di sostegno alla qualificazione del sistema integrato dei servizi per il raggiungimento graduale degli standard di qualità richiesti. Condividi