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MILANO - Quest'anno saranno Israele e il suo patrimonio musicale i protagonisti del 41/o Festival delle Nazioni, in programma a Città di Castello dal 21 agosto al 5 settembre. Israele è stato infatti scelto come nazione ospite di questa edizione della rassegna, anche in occasione del 60/o anniversario dello Stato ebraico. L'iniziativa è stata illustrata oggi alla Bit. “Il nostro scopo - spiega il direttore artistico Aldo Sisillo - è esplorare la cultura. Naturalmente questo aprirà la discussioni a tutto campo sul Paese, ma non vogliamo assolutamente focalizzarci sulla politica”. Il Festival si rivolge soprattutto alla musica da camera ma da qualche anno ha aperto anche al jazz e alla world music e così per questa edizione uno dei protagonisti saranno Idan Raichel e il suo gruppo formato da musicisti provenienti da quattro continenti. Si esibiranno poi, tra gli altri, i violinisti Gidon Kremer e Pavel Vernikov, esempi della scuola russo-ucraina, i cui maggiori interpreti sono stati e sono di cultura ebraica, l'Israel Chamber Orchestra e l'Orchestra di Nazareth, dove, spiega Sisillo, “suonano insieme arabi e ebrei e che proporrà un'omaggio alla celebre cantante egiziana UmmKulthum”. Ci sarà spazio anche per la tradizionale musica klezmer, che da anni vive una spettacolare rinascita. “Non temiamo eventuali polemiche come successo a Torino con la Fiera del Libro - dice l'assessore al turismo di Città di Castello, Riccardo Celestini - anzi crediamo che mostreremo come la musica può essere un ponte tra i popoli”. Condividi