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CITTA’ DI CASTELLO - Nella sua ultima riunione, la Conferenza dei sindaci dell’alta Umbria ha attivato, attraverso convenzioni tra enti, l’ufficio comune dell’Ato n. 1 per i rifiuti, che sarà operativo dal mese di marzo. Nella stessa occasione, sono stati affrontati vari argomenti considerati urgenti in vista del nuovo Piano regionale dei Rsu e del Piano gestionale di ambito del territorio dell’alta Umbria. Lo riferisce il sindaco di Città di Castello Fernanda Cecchini, nella sua qualità di presidente della conferenza, sottolineando che “l’ampia ed approfondita discussione ha fatto emergere un consenso unanime per il forte impulso che l’assessorato regionale all’ambiente sta imprimendo sia alle problematiche dell’incremento delle quote di raccolta differenziata dei rifiuti urbani, ed al conseguente riciclo e riutilizzo, sia a quelle dell’impiantistica di smaltimento”. La conferenza ha preso quindi in esame gli interventi ritenuti necessari perchè venga garantita all’Ato alta Umbria la possibilità di dar seguito conseguente ai programmi regionali, ha affrontato le problematiche aperte negli impianti di Colognola a Gubbio e Belladanza a Città di Castello, anche in conseguenza dell’aumento dei costi di smaltimento tra cui quelli per i nuovi monitoraggi ambientali AIA, ha inoltre rilevato l’esigenza che venga garantito l’adeguamento dei volumi dedicati a rifiuti speciali non pericolosi. La Conferenza dei sindaci ha anche ipotizzato di realizzare due piattaforme ecologiche da collocare a Gubbio e Città di Castello per completare la fase di raccolta differenziata e dare avvio al riciclo e riutilizzo dei rifiuti urbani assimilati provenienti da attività produttive che non sono più conteggiati nelle percentuali di raccolta differenziata. “Una specifica analisi è stata infine destinata - conclude la Cecchini - allo studio di fattibilità del Centro integrato rifiuti dell’Ato alta Umbria”. Condividi