TERNI - Anche il Comune di Terni dovrà impegnarsi a diffondere nei propri uffici il software libero, ovvero quello a sorgente aperta. Lo ha chiesto con un atto d'indirizzo approvato, con l'astensione di Alleanza Nazionale, il consiglio comunale nella seduta di lunedì scorso. Atto che era stato proposto da Simone Guerra capogruppo della Sinistra Arcobaleno ed era stato poi integrato dalla terza commissione consiliare. "La finalità – spiega Simone Guerra- è quella di garantire il pluralismo informatico e di rompere i monopoli che di fatto ingessano il mercato,costringendo la pubblica amministrazione a investimenti a senso unico". "Uno degli obbiettivi fondamentali che si vogliono raggiungere con questo tipo di iniziative è sicuramente quello del risparmio e della razionalizzazione della spesa pubblica. Si consideri che, ad esempio, dal 2005 ad oggi, la nostra regione ha speso circa un milione e mezzo di euro per il rinnovo e l'acquisto di licenze software. Il solo Comune di Terni spende, senza considerare le società controllate, annualmente almeno 50.000 euro: invece che spendere i soldi a favore dei monopoli si puo investire sulla crescita dei saperi e delle professionalità che il nostro territorio è in grado di esprimere". "Con l'atto d'indirizzo si chiede all'amministrazione di avviare uno studio di fattibilità e una pianificazione sull'introduzione progressiva di software libero. Una volta accertati i benefici economici si procederà, in via sperimentale, ad avviare i progetti che utilizzino software libero, installando ed utilizzando in tutte le postazioni dell'amministrazione "Open Office". Nel programma dei corsi di formazione del personale dell'ente sarà inserito l'utilizzo di piattaforme basate su sistemi operativi liberi". L'amministrazione dovrà inoltre impegnarsi a promuovere l'impiego di formati di dati standard aperti e documentati per mantenere la piena compatibilità con futuri cambiamenti tecnici e l'accessibilità (un formato aperto e libero garantisce l'accesso permanente a quel dato). Inoltre in sede di acquisizione di programmi informatici, si dovrà effettuare una valutazione tra le diverse soluzioni disponibili includendo sempre tra queste, ove disponibili, il software libero". Infine il consiglio comunale ha chiesto "di sostenere e incoraggiare la conoscenza e la diffusione del software libero nelle scuole ed in generale presso tutti i cittadini, anche attraverso la collaborazione con le associazioni che nel territorio lo promuovono, organizzando anche una manifestazione di approfondimento del tema che coinvolga sia operatori privati che la PA". Condividi