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CATANZARO - Uno degli indagati dell'operazione Naos che ha portato all'arresto di 59 persone accusate di appartenere alla camorra ed alla 'ndrangheta e di avere cercato di controllare una serie di attività economiche in Umbria e Calabria, sta collaborando con i magistrati della Dda di Perugia che hanno coordinato l'inchiesta condotta dai carabinieri del Ros. Tra gli arrestati c'è anche l'ex assessore al turismo della Regione Calabria, Pasquale Tripodi, dell'Udeur. Il collaboratore, secondo quanto scrive oggi il quotidiano “Calabria Ora”, apparterrebbe alla componente calabrese dell'organizzazione e negli ultimi giorni, dopo avere revocato il mandato al suo legale, è stato trasferito da Perugia al carcere romano di Rebibbia dove si trova una sezione dedicata a coloro che collaborano con la giustizia. L'uomo avrebbe già ammesso le sue responsabilità nelle attività della 'ndrangheta finalizzate ad inserirsi in imprese pulite per ottenere appalti sia in Calabria che in Umbria, ed avrebbe anche cominciato a parlare degli altri indagati fornendo una serie di riscontri all'attività investigativa del Ros. Il collaboratore, sempre secondo quanto riporta il quotidiano, non avrebbe avuto un ruolo di vertice nell'organizzazione, ma avrebbe comunque forti legami con i personaggi di spicco dell'inchiesta. Condividi