PERUGIA - L'evidenza dei tagli imposti dal governo Berlusconi che hanno frustrato le legittime aspirazioni occupazionali di centinaia di insegnanti e ATA della provincia, e di quelli altrettanto dolorosi che si prospettano nei prossimi due anni, anche a Perugia si è svolto oggi, davanti alla sede della Prefettura in Piazza Italia una protesta che ha visto la partecipazione di numerosi precAri e non della scuola. Nel corso della protesta sono stati sottolineati in particolare i seguenti punti rivendicativi: ● No ai tagli Gelmini-Tremonti, ma più risorse per la difesa ed il potenziamento della qualità di una scuola pubblica per tutti e tutte; ● Assunzione a tempo indeterminato per la copertura di tutti i posti disponibili e vacanti, oggi assegnati con forme contrattuali ingiustificatamente precarie; ● Difesa degli organici e mantenimento dei posti numericamente necessari ad un normale e qualificante funzionamento della scuola; ● Tutela delle norme che garantiscono la sicurezza negli edifici scolastici (che accolgono attualmente un numero non a norma di alunni rispetto agli indici di funzionalità didattica e igienici). Questi obiettivi - è stato sottolineato - si possono raggiungere solo con la partecipazione alle mobilitazioni di tutte e tutti, precari e non, già a partire dalle prossime iniziative, la prima delle quali è fissata per giovedì prossimo, 10 settembre, alle olre 10, allorché verrà dato vita ad un presidio, sempre a Perugia, presso l'Istituto Giordano Bruno, con l'obiettivo di dare vita ad un forte movimento umbro in difesa della scuola pubblica. Condividi