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di Daniele Cibruscola PERUGIA – Se in Italia ha tenuto banco per anni la storia di un sindaco Bolognese “di sinistra” promotore di politiche tipiche delle destre, e non piuttosto quella di una giunta comunale Perugina (o almeno di larga parte di questa) è solo, probabilmente , per il maggior provincialismo e la minore risonanza mediatica sofferti dal nostro capoluogo. E l'accanimento dell'assessore Chianella nei confronti degli automobilisti multati dal SUO t-red altro non è che l'ennesima conferma di questa teoria. All'assessore Pieddino infatti, sembrano non essere bastate le tante sentenze del giudice di pace in favore dei cittadini che si sono visti ingiustamente (per i motivi più volte ricordati dalle varie associazioni) recapitare a casa le multe dei SUOI impianti; “il Chianella” ora si è messo in testa di rispondere a colpi di tribunale e di soldi pubblici. L'Assessore alla mobilità ha difatti annunciato che ricorrerà a tutti i gradi di giudizio per vedere riconosciute le sue ragioni: poco importa che lo stesso Ministro dei Trasporti Bianchi si sia detto più volte perplesso dell'efficenza e legalità dei metodi di gestione degli impianti t-red; poco importano le decisioni di prefetti italiani (come quello di Lodi) che nei comuni di loro competenza hanno imposto la rimozione o la rettifica di analoghi sistemi “anti-pirati” della strada; poco importano, infine, le centinaia di euro che il Comune (un Comune con alle spalle già “qualche” problema di ordine economico) dovrà sborsare per ogni ricorso. Un accanimento, quello di Chianella, sordo e cieco perfino alle minacce delle associazioni di cittadini che – come ha fatto oggi in conferenza stampa Umbria Mia Umbria – promettono di non dare i propri voti ai prossimi candidati alla carica di Sindaco se non a condizione di vedere giustamente accolte le proprie richieste. Questo infatti è il rischio concreto che il PD Perugino sembra essere disposto a correre, la nota di UMU parla chiaro: “I firmatari (della relativa istanza, ndA) si impegnano, qualora la attuale maggioranza non dovesse accogliere le nostre richieste, a sostenere elettoralmente i futuri candidati a Sindaco di Perugia che nel loro programma elettorale faranno proprie le richieste dell'istanza”. Un messaggio chiaro: se non la si pianta di essere arroganti, se non si è in grado di fare autocritica e, quando è necessario, di tornare sui propri passi ed ammettere di aver sbagliato, si consegnano voti all'opposizione. Ma anche questo, è palese, al neonato PD pare importare poco. Avevano annunciato di voler correre da soli al grido di “si può fare”: ora lo stanno facendo davvero; da soli, senza l'appoggio ne di altri partiti ne, evidentemente, dei cittadini. Auguri. Condividi