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"La destra qui in Umbria-scrive Di Lascia- non ha mai dato grande prova di sé, tolto qualche isola felice come Assisi, ove l’alleanza con il clero è determinante. Infatti questo opera, non solo imprenditorialmente, ma anche politicamente. Nel campo dell’impresa lo fa con ritorni economici che non hanno pari (parliamo del Turismo e della ricettività alberghiera) e mette così in palese difficoltà la parte laica che agisce nel settore, e che deve affrontare il mercato in una posizione di subalternità. Deve far fronte quest’ultima infatti, ad un pacchetto di tributi dal quale le opere religiose sono è esenti. Nel campo della politica opera per assicurarsi tutto questo. Ma proprio qui, prima che in altri posti, la destra sembra dare segni inequivocabili di nervosismo da liste. Sembrerebbe infatti, che i cosiddetti circoli delle libertà abbiano scelto come candidato al Senato da proporre al presidentissimo Berlusconi, l’ex sindaco ed attuale assessore della città di Assisi, Giorgio Bartolini. Ma il fondatore di questi circoli Armando Fronduti ha fatto sentire tutto il suo disappunto, dichiarando inopportuna la scelta. Conoscendo la “tigna” di Bartolini si può immaginare quello che succederà nel prossimo futuro. Tutta colpa del sistema elettorale-continua il segretario del PRC di Assisi-, del “porcellum”, che è evidentemente il punto debole della governabilità attuale e futura. Infatti il Governo decaduto, che pur aveva ben operato tra immani difficoltà ,anche facendo solo alcune cose, aveva ben agito, ed è stato fatto cadere a causa di questo sistema elettorale, da una insignificante parte cosiddetta moderata, che adesso non ancora in grado di ricollocarsi in uno degli schieramenti presenti, ma che sicuramente sceglierà quello più utile e conveniente, magari in seconda battuta. Comunque almeno adesso pare chiaro che il quadro politico sarà composto da una destra, un centro ed una sinistra. Questa è la politica di quei personaggi che hanno la pretesa di aver conquistato dei meriti , senza parlare mai di programmi, ma mettendo in campo solo una conveniente fedeltà al capo, in questo casi Berlusconi. Tornando a Bartolini, questi circoli delle libertà sarebbero sorti per rovesciare la piramide che caratterizza Forza Italia, come se fosse possibile, facendo credere che basti cambiare il nome ad una cosa e questa possa trasformarsi da evento funesto a prospettiva radiosa, da rospo a principe azzurro.. Intanto, giusto per rimanere su di un esempio folgorante di democrazia, Berlusconi ha fatto un nuovo partito, o forse lo ha spostato solo più a destra legandosi per la vita a Fini ed alla Lega Nord,liberandosi del troppo moderato Casini. Noi invece, molto più nostalgicamente vorremmo che la politica non si esaurisca facendo una lista (pessima come sembrerebbe in questo caso) ma rappresentando sempre chi ci ha votato, senza averlo prima illuso con promesse di paradisi inesistenti. Vorremmo essere sempre in prima linea per difendere chi è discriminato, per gli anziani, per chi lavora senza contare su nessuna certezza ne sicurezza ed è costretto a sopravvivere perché non riesce arrivare alla fine del mese dignitosamente,per i giovani che sono soli in una società effimera che guarda solo agli affari, che ha perso ogni sentimento, che non fa più della cultura, della tolleranza e del rispetto per gli altri i propri ideali. Ci aspettano tempi bui, ove la farà sempre da padrona la protervia di chi tronfio di glorie e qualità morali solo sognate ,vive al seguito di padroni onnipotenti". Condividi